Fuori dal carcere dopo quarantuno anni. L’ergastolano Trudu può curare il tumore

La richiesta di Mario Trudu è stata accolta: l’ergastolano di Arzana può lasciare il carcere dopo quarantuno anni di detenzione per entrare in ospedale e provare a curare, da uomo libero, il tumore alla prostata che gli è stato diagnosticato insieme a una malattia autoimmine. Tecnicamente per Trudu è arrivata la sospensione della pena, richiesta dall’avvocata nuorese Monica Murru e concessa dal giudice del Tribunale di sorveglianza di Cagliari.

Trudu era rinchiuso nel carcere di Massama, a Oristano (nella foto). Ha lasciato la cella ieri, riporta La Nuova Sardegna, ed è stato subito trasferito all’ospedale San Martino dove sarà operato. Trudu ha vissuto ininterrottamente in carcere dal 1979. Il suo nome è legato a diversi sequestri di persona e un omicidio, quello dell’industriale bolognese Eugenio Gazzotti, ucciso dopo essere stato rapito. All’ergastolano è stata concessa anche la possibuilità di trascorrere ad Arzana, a casa della sorella, la convalescenza post operatoria.

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