Francesca Barracciu è in tribunale a Cagliari, per l’udienza preliminare davanti al gup Lucia Perra che deve decidere sul rinvio a giudizio dell’ex consigliera regionale, così come ha chiesto il pm Marco Cocco nell’ambito dell’inchiesta sui fondi ai gruppi della massima assemblea sarda. Alla sottosegretaria alla Cultura, indagata a ottobre 2013, è contestata una somma di 81mila euro che, secondo il pubblico ministero, non è stata utilizzata per l’attività politica.
La presenza della Barracciu non era scontata né obbligatoria. Invece, alle 10,35 la sottosegretaria è arrivata insieme al suo avvocato Luigi Franco Satta. Così a differenza del 24 giugno, quando il legale chiese e ottenne il rinvio dell’udienza per legittimo impedimento: la sottosegretaria aveva un impegno istituzionale e depositò, tramite l’avvocato, la convocazione a una riunione di Governo.
I 78mila euro contestati alla Barracciu fanno parte di due verifiche diverse: inizialmente l’accusa di peculato riguardava solo 33mila, giustificati con il rimborso chilometrico quando ancora i legali della sottosegretaria erano Carlo Federico Grosso e Giuseppe Macciotta. Un anno più tardi si sono aggiunti i 45mila. L’udienza è in corso nell’aula, 1 al terzo piano del tribunale. (al. car.)