Fondi ai gruppi, il Pm chiede per Mario Diana otto anni di condanna

“Chiedo che venga affermata la penale responsabilità dell’imputato e che sia condannato a otto anni di reclusione con le pene accessorie”. Il pubblico ministero Marco Cocco (nella foto) ha concluso così la sua requisitoria al processo nei confronti di Mario Diana, l’ex consigliere regionale imputato con l’accusa di peculato aggravato nell’ambito dell’inchiesta sull’uso dei fondi ai gruppi della massima assemblea sarda.

L’ex capogruppo di An e Pdl, presente in aula, ha ascoltato in silenzio la discussione del pubblico ministero che ha consegnato ai giudici della prima sezione penale del Tribunale una requisitoria scritta, prendendo poi la parola solo per formulare le richieste e discorrere sul comportamento processuale dell’imputato. “La tesi di Diana – ha detto – è che fosse al centro di una gigantesca truffa da parte degli altri consiglieri regionali imputati”. A Diana, la Procura contesta spese illecite per circa 200mila euro che arrivano a 600mila con il calcolo di quelle che avrebbe avallato per altri consiglieri del gruppo.

LEGGI ANCHE: TUTTE LE ACCUSE CONTRO DIANA

Subito dopo la requisitoria, è intervenuto il difensore Pierluigi Concas che ha fatto una lunga arringa citando svariate sentenze che in Italia hanno mandato assolti altri politici accusati di peculato, evidenziando anche che l’inchiesta avrebbe trasformato in testimoni dell’accusa alcune persone che sarebbero invece dovute – ad avviso del legale – essere indagate. Il 22 giugno si continua con l’arringa del secondo avvocato di Diana, Massimo Delogu.

Otto anni di reclusione è finora la richiesta di pena più alta sollecitato dal pm Cocco che è titolare tutti i procedimenti aperti sulle presunte spese pazze in Consiglio regionale. Proprio ieri sono stati rinviati a giudizio dal Gup Roberto Cau trenta esponenti del centrosinistra eletti durante la tredicesima legislatura, dal 2004 al 2009. I fatti che vengono imputati a Diana sono invece relativi alla XIV legislatura, dal 2009 al 2012. Diana per il presunto peculato commesso è stato anche arrestato nell’autunno del 2013 (leggi qui) insieme al collega di partito Carlo Sanjust.

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