Nell’ambito della maxi inchiesta della Procura di Cagliari sui fondi ai gruppi in Consiglio regionale, in cui sono coinvolti con l’accusa di peculato decine di consiglieri di due distinte legislature, Carabinieri e Guardia di Finanza indagano su un singolo episodio. Risalirebbe al 2009, quando l’inchiesta della magistratura, prima del genere in Italia, era stata appena aperta dal pm Marco Cocco: si tratta della distruzione – che sarebbe avvenuta di notte, negli uffici del Consiglio regionale – di numerosi documenti attinenti alle spese effettuate da due gruppi con un tritacarte. I dettagli e i contorni della vicenda sono stati resi noti da un articolo pubblicato dal quotidiano La Nuova Sardegna lo scorso 11 marzo, e ripreso da noi.
Ora la funzionaria regionale indicata come autrice e persona a conoscenza dei fatti, Lucia Viccaro, si dice del tutto estranea. Lo fa attraverso una lettera (qui il testo originale) del suo legale, l’avvocato Savero Morroni, in cui precisa che i fatti diffusi “non sono stati riferiti dalla sign. Viccaro”. E ancora l’avvocato evidenzia come la dipendente non sia stata sentita direttamente né dai giornalisti de La Nuova Sardegna, né da quelli di Sardinia Post e che “a seguito della pubblicazione degli articoli in questione, la Mia assistita è stata ascoltata dagli organi di polizia giudiziaria”. Sui fatti sono ancora in corso le indagini.