Figlia contesa, giallo in Costa Smeralda: blitz per portare via la bimba al padre

Una bambina di 9 anni contesa tra due facoltosi genitori separati ed un epilogo da film americani in Costa Smeralda, con tanto di blitz in una lussuosa villa e il bodyguard della madre che trattiene con la forza il padre per portare via la piccola. È la vicenda raccontata oggi dal La Nuova Sardegna e sulla quale indagano i carabinieri di Porto Cervo dopo un lungo esposto per sequestro di minore, violenza privata e violazione di domicilio presentato dal padre.

La bambina non è più in Sardegna: i carabinieri di Porto Cervo sono riusciti a mettersi in contatto con la manager russa di 50 anni: mamma e figlia sono nella casa della donna a Montecarlo. Gli uomini dell’arma l’hanno informata che l’ex marito ha formalizzato nei suoi confronti una denuncia per rapimento. Al momento non è destinataria di nessuna revoca della potestà genitoriale, né di imputazioni di carattere penale, anche se gli approfondimenti in corso potrebbero modificare il quadro accusatorio a suo carico.

Il tutto ha avuto però inizio quando la madre, una manager russa piuttosto conosciuta in Costa Smeralda e con un nuovo compagno con il quale aveva deciso di passare le vacanze in Svizzera, si è rivolta per prima al tribunale dei minori di Sassari per sottrazione di minore. I giudici però hanno rigettato il ricorso d’urgenza a fine luglio ma – come spiega il quotidiano – hanno fissato un’udienza per l’11 settembre. Così la piccola è potuta restare per le vacanze con il padre in Costa Smeralda. La madre però non si è data per vinta e – sempre secondo il quotidiano – si è presentata con una guardia del corpo russa nella villa per reclamare la bimba: così mentre il bodyguard ha immobilizzato l’uomo, l’ex moglie ha preso la figlia.

Intanto emergono particolari anche sul blitz messo a segno per portare via la bambina e sparire. Secondo alcune testimonianze, nei giorni precedenti la donna e il suo complice erano stati visti in zona diverse volte, ma nessuno avrebbe mai immaginato che potessero premeditare un’operazione del genere. Il padre della piccola è uscito dalla piscina ed è stato aggredito da un bodyguard russo. Scivolando ha riportato escoriazioni, tumefazioni e la lussazione di una spalla, ma il modo in cui è stato colpito e immobilizzato senza lasciare gravi conseguenze fa pensare a un’azione condotta da un professionista secondo un piano ben studiato.

Durante la colluttazione la donna è sbucata a bordo piscina, ha eluso la vigilanza della tata e ha portato via la figlia. Secondo quanto riferito ai carabinieri, la piccola sarebbe stata trascinata per i piedi mentre piangeva. Presa in braccio la bimba, la manager russa si è poi dileguata. Il suo guardaspalle ha atteso, dando così all’imprendtrice un po’ di vantaggio per la fuga. In questo lasso di tempo, il padre della bambina è riuscito a scattare uno foto all’aggressore, che gli investigatori stanno ora usando per individuarlo.

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