Festa al chiosco finisce con la polizia: chiuso il Luchia in viale Buoncammino

Tempi duri per chi vuole festeggiare. “Harder times” è il nome del movimento che ha fatto ballare migliaia di cagliaritani nelle notti degli anni Novanta. Il cuoco Claudio Ara è l’anima di quell’ondata di trasgressione e musica che ha caratterizzato la movida del Cagliaritano e ha deciso, come tradizione, di festeggiare nel suo locale di viale Buoncammino il compleanno di quell’epoca. In tanti hanno raccolto il suo invito, in troppi considerando le rigide disposizioni anti Covid in vigore. Tanto che la polizia ha ricevuto la segnalazione che nel pomeriggio dell’8 gennaio al Luchia di viale Buoncammino c’erano decine di persone che bevevano e ballavano. Quando gli agenti sono arrivati sul posto c’è stato un fuggi fuggi generale, ma la polizia ha potuto verificare che c’erano più di 50 persone (la  maggior parte senza mascherina o indossata in modo non idoneo) che bevevano e ballavano musica ad alto volume. Il controllo si è concluso con sanzioni per il titolare, il dj e una ventina di avventori: la festa si è conclusa con 400 euro a testa e la chiusura del chiosco per cinque giorni.

 

 

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