Ex parroco schiaffeggia marito fedifrago, in aula a Cagliari i testimoni

Prima il poliziotto intervenuto il giorno della presunta aggressione e poi l’operaio che, spaventato, chiese l’intervento delle forze dell’ordine. Con le due deposizioni di oggi, davanti al tribunale di Cagliari, l’accusa ha concluso la sfilata dei propri testimoni al processo che vede imputato, fra gli altri, don Massimiliano Pusceddu, ex parroco quarantenne di Vallermosa, accusato di lesioni personali, minacce e porto di pistola. I fatti risalgono al 15 novembre 2014. Il sacerdote avrebbe minacciato il marito di una sua parrocchiana che gli aveva confessato alcuni presunti problemi di coppia: temeva che l’uomo la tradisse. Il prete è accusato quindi di aver colpito con violenti schiaffi un uomo 45enne procurandogli una cervicalgia post traumatica. E per rendere più ‘incisivo’ il suo intervento avrebbe estratto una pistola a tamburo, posandola su un tavolino. Da qui la contestazione di minacce e porto di una Smith & Wesson calibro 38. Con l’ex parroco viene processato anche Efisio Giuseppe Spano, di 40, di Vallermosa, accusato di concorso in lesioni, così come lo stesso 45enne, accusato di violenza privata: dopo la presunta aggressione avrebbe infatti impedito l’ingresso, nella sua azienda, del sacerdote e di Spano impugnando un coltello. Prossima udienza il 15 settembre: don Massimiliano Pusceddu, assistito dall’avvocato Alfonso Olla, potrebbe prendere la parola per difendersi dalle accuse del pm Daniele Caria. L’intero processo è ripreso dalle telecamere della trasmissione televisiva “Un giorno in pretura”.

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