Entrate, Sardegna vera: “Un miliardo in più se Saras entrasse nella zona franca”

Se lo stabilimento Saras, la più grande industria sarda che nel 2012 ha avuto ricavi per quasi 12 miliardi su 33 mld totali del Pil sardo, venisse inserito all’interno del perimetro del punto franco di Cagliari, oggi definito nel porto canale del capoluogo, si garantirebbe da un lato un vantaggio fiscale enorme alla più grande raffineria del Mediterraneo e dall’altro potrebbe comportare, con un accordo tra azienda e Regione, il trasferimento nell’Isola da parte della Saras dei depositi commerciali da Cartagena in Spagna e da Arcola in Italia. Questo consentirebbe entrate per un miliardo di euro che oggi per legge la Saras paga nelle regioni in cui vengono posti in vendita i prodotti petroliferi. È la proposta in materia di zona franca del Gruppo consiliare di Sardegna Vera, che risponde anche alle critiche dei Riformatori sulla Vertenza entrate. L’intesa verrebbe sottoscritta in un primo tempo fra Regione e azienda e poi servirà un decreto del presidente del Consiglio dei ministri per dare gambe all’accordo.

“Siamo rimasti soddisfatti dall’intesa fra Stato e Regione relativo al pareggio di bilancio e abbiamo sempre detto che questa è una precondizione della battaglia sulle entrate – ha spiegato il capogruppo Efisio Arbau (La Base) -. Da adesso in poi ogni euro potrà essere speso immediatamente. Crediamo che il centrodestra ha perso un’occasione per inserire l’agenzia dei tributi in una grande riforma solo per ottenere lo 0,5% in più alle elezioni”. Secondo il socialista Raimondo Perra “mentre per il centrodestra la zona franca era solo uno slogan per cercare di accaparrare dei voti, questa per noi è la zona franca del lavoro. Infatti è possibile utilizzare questi danari anche a vantaggio delle imprese per abbattere i costi del lavoro e far ripartire l’economia sarda”. Gaetano Ledda (Upc) ha spiegato che questo processo può rappresentare “una boccata d’ossigeno per le imprese della Sardegna”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share