Emergenza idrica nel nord Sardegna, scattano le prime restrizioni

I livelli di scorta dei principali laghi che approvvigionano le province di Sassari, di Nuoro e della Gallura sono preoccupanti. In alcuni comuni sono già scattate le restrizioni e se non dovessero arrivare precipitazioni sufficienti si rischiano ulteriori limitazioni.

Nell’isola, ricorda Abbanoa, l’85% delle risorse idriche proviene dai laghi artificiali, la cui capienza dipende dalle variazioni climatiche, e il 15% da sorgenti e pozzi, anche loro soggetti agli andamenti stagionali. Di conseguenza a Sassari sarà sospesa l’erogazione dalle 18 alle 4 a Luna e Sole, Monte Rosello alto, Monte Rosello medio, Monserrato, Centro storico alto, Porcellana, Tingari, Valle Gardona e Gioscari.

Il sistema idrico della Sardegna nord occidentale, composto da Coghinas, Bidighinzu, Cuga, Temo e Casteldoria, è in sofferenza e al momento accumula circa 161 milioni di metri cubi d’acqua, meno del 50% della capienza autorizzata. Ulteriori restrizioni sono già operative da agosto a Ittiri, Tissi, Ossi, Osilo, Muros, Uri, Sorso, Sennori e Codrongianus, per cui l’Enas ha chiesto una riduzione del prelievo da 550 a 450 litri al secondo.

Le chiusure notturne, dalle 24 alle 5, domani e sabato sono previste anche ad Alghero: è necessario far aumentare i livelli di acqua immagazzinati dal Cuga per evitare disagi maggiori in seguito. La situazione più critica è quella dell’invaso del Liscia, che alimenta Olbia e quasi tutta la Bassa Gallura.

In sofferenza anche gli invasi Olai e Govossai, che alimentano Nuoro e hinterland. Attualmente non sono previste restrizioni. I sistemi che riforniscono le Province di Cagliari, Oristano, Medio Campidano, Sulcis e Ogliastra sono in preallerta.
Il sindaco di Olbia, stanco di non ricevere risposte adeguate con le quali tranquillizzare i suoi concittadini, ha preso carta e penna e ha scritto ad Abbanoa, ma anche all’Ente acque (Enas) e all’Ente governo ambito della Sardegna (Egas), per chiedere interventi urgenti sulle condotte e “sgravi” nelle bollette dell’acqua che non può esser utilizzate per fini alimentari.

Giovanelli, lo scorso 27 ottobre, ha adottato una ordinanza che imponeva il divieto di utilizzo a fini alimentati dell’acqua distribuita sul territorio comunale per via del “superamento del valore di parametro per il manganese, oltre all’evidenza di colore e torbidità superiori ai valori consigliati”, si legge nell’ordinanza.

Parametri che la rendono “non idonea per gli usi potabili e per l’incorporazione negli alimenti”. “Le spiegazioni fornite”, spiega il sindaco nella missiva odierna, “fanno riferimento alla critica situazione in cui versano alcuni impianti”, a cui si devono aggiungere “il loro stato manutentivo”, e “il livello dell’acqua contenuto negli invasi”, a fronte di queste motivazioni, l’amministrazione comunale chiede ad Egas, Enas e Abbanoa interventi “inderogabili” che consentano “alla popolazione olbiese la fruizione di un prodotto idrico avente le caratteristiche di sicurezza e salubrità”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share