La centrale dello smercio dei prodotti non conformi agli standard europei e, quindi, potenzialmente pericolosi per il mercato cagliaritano era in un capannone nelle campagne di Elmas. Ne sono convinti i militari della Guardia di finanza del Gruppo di Cagliari che hanno sequestrato ben 210mila prodotti con il marchio “Ce” contraffatto. Denunciati due cittadini cinesi. La merce valeva oltre un milione di euro.
Il controllo è scattato alcuni giorni fa. Gli uomini delle Fiamme gialle hanno perquisito il capannone in campagna, molto simile a quello scoperto alcuni mesi fa a Decimomannu, scoprendo la merce contraffatta. Il capannone era organizzato per categorie merceologiche omogenee di beni, in modo da rendere facile alla clientela rifornirsi. Tra i prodotti non conformi alla normativa europea c’erano giocattoli, accessori per la telefonia mobile, apparecchi hi-fi audio video, accessori per la casa, accessori auto. Accertata anche la provenienza.
La merce non è arrivata come di consueto a bordo di qualche container al porto di Cagliari, ma via “gomma”. Una “rotta alternativa del falso”, il carico era partito da Malta, arrivando in Campania e a bordo di un camion partito da Salerno aveva raggiunto un porto della parte settentrionale dell’isola, infine era stato trasferito al deposito di Elmas dove ad “attenderlo” ha trovato i Finanzieri. Sono in corso le indagini anche dal punto di vista fiscale. I due titolari del capannone sono stati denunciati per frode in commercio.
