Edilizia, in 5 anni persi 22mila posti. De Pascale (Ance): “Un annuncio di morte”

Crolla il numero degli occupati nel settore dall’edilizia. Il trend negativo stato confermato anche nel 2012: i dato parlano di una perdita dei posti di lavoro pari a 22.600 addetti negli ultimi cinque anni. Penalizzati soprattutto i lavoratori dipendenti, diminuiti di 15.800 unità, -34,2%. Più contenuta la perdita per gli autonomi, -32%, circa 6.800 disoccupati. “Dati drammatici – ha commentato Maurizio De Pascale, presidente regionale dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) presentando il rapporto 2012 – siamo quasi ad un annuncio di morte. Una situazione di grande declino. Una delle motivazioni? Il Patto di stabilità a noi sembra un patto di povertà”. Secondo i dati forniti dai costruttori, sono rimasti giacenti 247 milioni di euro in Sardegna pari a circa il 39% delle somme oggi bloccate dal Patto di stabilità interno. Soldi chesarebbero potuti essere utilizzati per i pagamenti alle imprese. Secondo il rapporto, la Sardegna anticipa una tendenza nazionale: “La crisi in Sardegna parte dal 2007 – ha aggiunto De Pascale – in Italia dal 2008, per la prima volta nella storia l’isola è entrata in difficoltà prima delle altre regioni”.

Altri dati. Il numero di imprese di costruzioni in procedura fallimentare è salito del 55,3% in tre anni. Il tempo medio dei pagamenti della pubblica amministrazione è pari a 226 giorni in Italia con punte che nelle isole sfiorano i 239 giorni. Calano anche le compravendite di abitazione: riduzione del 43,5% negli ultimi sei anni. Contrazione del numero di ore lavorate, mentre fra il 2008 e il 2012 il numero di ore autorizzate per la cassa integrazione è più che quintuplicato passando da 1,1 milioni a 6 milioni di ore.

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