Gli addetti alla bonifica hanno raggiunto il quarto piano con un elevatore e sono entrati da una finestra nell’appartamento abitato dall’infermiere sassarese prima del ricovero per Ebola. Il servizio di Prevenzione e sanità pubblica della Asl di Sassari ha disposto questa precauzione per evitare il passaggio nelle parti comuni del condominio. Oggi la sanificazione è stata dedicata alla camera da letto e al bagno utilizzati dal volontario di Emergency al rientro dalla Sierra Leone. Gli oggetti di uso personale sono stati eliminati secondo il protocollo di smaltimento dei rifiuti sanitari pericolosi, poi il trattamento degli ambienti con l’ipoclorito di sodio. Lunedì ci sarà un secondo intervento per sanificare il resto dell’appartamento. Sarà utilizzata una “nebbia secca” di perossido di idrogeno nebulizzato, che disinfetta senza danneggiare mobili e altre suppellettili. “Come da protocollo, la decontaminazione riguarderà solo la casa del paziente, non coinvolgerà lo stabile e le zone limitrofe”, spiegano dall’Assessorato regionale della Sanità, rispondendo così ai timori e alle proteste dei coinquilini. “I lavori sono certificati e le procedure utilizzate sono quelle seguite in ospedali come lo Spallanzani di Roma, dove è ricoverato il paziente. Né la famiglia né i condomini corrono rischio di contagio”.
Far West eolico, Comitato Insularità: “Estendere Ppr a tutta la Sardegna”
Il Comitato scientifico Insularità in Costituzione ha presentato oggi, sabato 4 maggio 2024, una proposta di legge “SalvaTerritorio”…