E.On, gli operai occupano la sala riunioni della direzione contro gli esuberi

Nuova protesta dei lavoratori della E.On di Fiume Santo. Un centinaio di operai della centrale elettrica hanno occupato la sala riunioni della direzione, mentre si stava svolgendo una riunione fra il capo della produzione italiana e il vice della direzione della società tedesca. Il motivo della nuova azione è sempre il problema degli esuberi, per 120 dipendenti su 240, decisi dall’azienda entro il prossimo anno, e le recenti contrazioni di investimenti con tagli per le società di appalto esterne con preoccupazioni anche per possibili ricadute sul fronte della sicurezza industriale. Nelle ultime settimane non sono mancati segnali di nervosismo e sono comparse anche alcune scritte contro i dirigenti E.On che vengono invitati a lasciare lo stabilimento per il quale i dipendenti sperano in un cambio di gestione. Mentre mercoledì scorso una delegazione con un cinquantina di operai E.On erano stati ricevuti da Papa Francesco, un incontro che aveva fatto riaccendere le speranze dei lavoratori che temono per il loro futuro occupativo. Fra le proteste, infatti, vi è anche la mancata costruzione del quinto gruppo di produzione di energia con il carbone, un investimento di circa 700 milioni di euro che avrebbe dato anche nuovo lavoro nel tempo. Impegno che, però, é stato disatteso dalla società.

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