Quaranta giornate dedicate al tema dei diritti civili in tutte le sue declinazioni con spettacoli, incontri, dibattiti, seminari, laboratori e proiezioni: arriva alla sua terza edizione la Queeresima, evento ideato dall’associazione cagliaritana Arc che prenderà il via questo sabato e si concluderà, appunto, fra quaranta giorni.
La rassegna di appuntamenti si snoderà attraverso tutta la Sardegna grazie alla collaborazione con associazioni, comitati, compagnie teatrali che si occuperanno di eventi diversi, e vedrà la sua conclusione con il grande corteo del Sardegna Pride che, dopo la prima edizione del 2013 a Cagliari, sarà ospitato ad Alghero sabato 28 giugno.
La Queeresima avrà inizio sabato 17 maggio: il primo appuntamento è a Cagliari con la Fiaccolata contro l’omofobia, in memoria di lesbiche, gay e transessuali vittime dell’odio nel mondo, che partirà alle 20 da piazza San Giacomo e arriverà in piazza Yenne, organizzata da Arc e dal gruppo cagliaritano di Amnesty International, conclusione della serata in piazza San Sepolcro per “In/canto per i diritti”, monologo teatrale di Aurora Simeone e concerto di Chiara Effe. Contemporaneamente a Olbia, nello spazio Expo’, ci sarà un incontro sul tema “Proiezione e introspezione” con la presentazione del libro di Franco Buffoni “La casa di via Palestro” e la proiezione del film “La Vita di Adele”.
A seguire, nei giorni successivi, proiezioni di cortometraggi sul tema glbt (gay, lesbo, bisex e trans) del festival Sardinia Queer Short Film, seminari con psicologi, assistenti sociali ed educatori sulla diversità e il bullismo (tra questi “Diritti e Famiglie: Come natura vuole?” Nuove famiglie e nuove relazioni mettono in discussione le definizioni di normalità e natura. Teorie riparative, questioni di genere e le nuove sfide per psicologi, assistenti sociali, insegnanti, educatori, a Cagliari il 18 giugno, dipartimento di Psicologia dell’Università di Cagliari).
“Si dice ancora che lesbiche, gay e transessuali siano anormali e contro natura, e da qualche parte sono perfino destinati all’impiccagione – ricordano i rappresentanti dell’associazione Arc, da anni impegnata in Sardegna per approfondire le tematiche glbt e proporre dibattiti sui diritti civili – Ma è sempre stato così? Nella culla della nostra civiltà esistono validi esempi di una sessualità variegata e naturalmente esercitata senza sensi di colpa. Ma anche in alcune società tribali, per secoli isolate dal resto del mondo, l’equilibrio è garantito da ruoli che esercitano normalmente la sessualità in modi non convenzionali rispetto alle nostre abitudini. Dobbiamo ancora chiederci cosa sia “normale” e “naturale”, confondendo i due termini con un giudizio etico su cosa sia “giusto” o “sbagliato”? Lungi dal voler imporre e propagandare ideologie e nuove verità rivelate, Queeresima quest’anno si interroga sulle fondamentali premesse sociali dell’omofobia e del tabù del sesso in Italia e nel mondo”.
Il programma dettagliato della Queeresima si può consultare sul sito www.queeresima.it.
Francesca Mulas