La Guardia di finanza ha multato un’azienda che per una mensilità ha pagato un dipendente in contanti anziché con assegno (o bonifico). La sanzione è amministrativa e può arrivare sino a 5mila euro. Dalla Fiamme gialle spiegano che “dallo scorso luglio nuove norme prevedono la tracciabilità delle retribuzioni a tutela dei lavoratori, evitando che siano loro corriposti importi diversi rispetto a quando scritto in busta paga”. Da quest’obbligo sono esclusi i rapporti di lavoro con le pubbliche amministrazioni e i pagamenti agli addetti ai servizi familiari e domestici come colf e badanti, per i quali già una legge precedente del 2011 ha disposto che il limite dell’uso del
contante per pagare le retribuzioni e compensi non possa essere superiore a 1.000 euro. L’azienda multata è del Medio Campidano e opera nel settore del commercio.
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