Delitto per frase su Facebook, omicida torna in cella dopo tentato suicidio

È stato dimesso dall’ospedale in cui era ricoverato e piantonato Martin Aru, il giovane di 24 anni reo confesso dell’omicidio di Alessandro Picci, il 47enne ucciso per errore con una pistolettata in bocca domenica scorsa nel quartiere Is Mirrionis a Cagliari.
Il 24enne, nella notte tra sabato e domenica, ha tentato di togliersi la vita impiccandosi con un lenzuolo nella sua cella ed è stato salvato dagli agenti della Polizia penitenziaria. Il giovane era stato poi stato ricoverato in ospedale e tenuto in coma farmacologico fino alle 18 di ieri. Oggi è stato dimesso ed è tornato in carcere a Uta (Cagliari).
All’origine del tentativo di suicidio, il rimorso per aver ucciso Picci, un uomo che aveva aiutato la sua famiglia, e che è morto per errore. Martin Aru, infatti, aveva avuto una discussione con un giovane a causa di una frase pubblicata su Facebook da lui ritenuta offensiva. Dopo essere stato aggredito era ritornato a Is Mirrionis armato di pistola. Con lui c’era il padre. Il giovane durante l’interrogatorio davanti al Gip alcuni giorni fa aveva confermato di aver sparato temendo che la persona che si trovava con Picci stesse estraendo qualcosa dalla cintola, colpendo il 47enne per errore.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share