Otto imputati a processo per il crac del Policlinico sassarese, la struttura sanitaria privata dichiarata fallita nel 2019 con perdite per circa 20 milioni di euro e rinata dopo essere stata acquistata all’asta per 9,450 milioni di euro dalla Labor srl di Pescara. Si tratta dell’intero ex consiglio di amministrazione: il presidente Piero Bua e i consiglieri Francesco Paolo Bua, Edoardo Bene, Giovanni Pinna e Vincenzo Dettori. Con loro sono a giudizio anche i componenti del collegio sindacale: Erasmo Salvatore Meloni (presidente), Franceschino Paschino e Giovanni Pinna Parpaglia (sindaci effettivi nel 2014).
Il processo si è aperto stamattina al Tribunale di Sassari. Il collegio dei giudici, presieduto da Monia Adami, lo ha aggiornato al 25 gennaio 2024, udienza in cui ci sarà l’esame del curatore fallimentare, Alberto Ceresa. I giudici, accogliendo la richiesta degli avvocati difensori Giuseppe e Bruno Conti, Luigi Esposito, Diego Lumbau, Luca Accardo, Carlo Pinna Parpaglia e Gianluigi Poddighe, hanno acconsentito che all’esame del curatore possano assistere anche i consulenti di parte. La Procura accusa gli imputati per la condotta tenuta dal 2014 al 2018, quando, con la società già in forti difficoltà economiche, avrebbero “effettuato pagamenti allo scopo di favorire alcuni creditori in danno della par condicio creditorum”. Pagamenti privilegiati che, secondo le accuse, ammonterebbero a circa 5 milioni di euro.