Un’economia bloccata. Partive Iva alla fame. Le aziende che non producono beni di prima necessità costrette a chiudere e a mettere i lavoratori in cassaintegrazione. Paralisi totale pure per le attività commerciali che ugualmente non vendono generi alimentari o merci per la cura della persona. Idem il settore artigiano e quello edilizio. Succede in Sardegna e nel resto d’Italia. Ma le esercitazioni militari vanno avanti. Nell’Isola la prossima prova di guerra comincia domani, 6 aprile. A pochi giorni di distanza dall’annuncio che per tutti i comuni mortali l’obbligo di restare a casa durerà almeno sino al 16 maggio.
La notizia sulla nuova esercitazione l’ha rilanciata ‘Desk Aeronautico’, un portale che “nasce con l’obiettivo di diffondere la cultura e le informazioni aeronautiche a tutti gli utenti, siano essi professionisti o appassionati, mediante la condivisione di aggiornamenti normativi, pubblicazioni e grafici”. Dunque un sito ampiamente riconosciuto e attendibile. La notizia è stata postata alle 10 di questa mattina.
Si legge: “Dal 6 aprile al 9 giugno 2020, da lunedì a giovedì dalle 9 alle 21 e venerdì dalle 9 alle 16 locali, 
si svolgeranno intense attività aeree militari sulla Sardegna per le quali saranno istituiti i seguenti corridoi ad hoc tra le aree R601 e R54″. Corridoi che sono indicati nel grafico diffuso dal portale e allegato a questo articolo (si può cliccare sopra per ingrandire l’immagine).
Da ‘Desk Aeronautico’ precisano che dal calendario delle attività militare sono escluse durante tre giornate. La sospensione delle esercitazioni è programmata per “il 13 aprile, il primo maggio e il 2 giugno”. Di certo sorprende che nemmeno nel pieno di emergenza nazionale il Governo senta la necessità di sospendere le prove di guerra, anche ammettendo il ricorso all’adozione di tutti gli strumenti di protenzione individuale anti-contagio a difesa del personale militare. (al. car.)
