Covid-19, apertura anticipata nell’Isola: in corso trattative tra Solinas e Conte

La Sardegna potrebbe entrare nella Fase 2 prima di alte regioni d’Italia. I numeri del contagio fanno ben sperare e hanno spinto il presidente, Christian Solinas, a studiare un piano alternativo e meno restrittivo rispetto al Dpcm stilato da Conte che sarà presentato nelle prossime 48-72 ore. Si tratta al momento di un piano che dovrà essere discusso e sopratutto approvato da Palazzo Chigi. Il governatore Solinas ha già incassato un primo tiepido ok da parte del premier, ma la trattativa è attualmente in corso e proprio oggi potrebbe avere una ulteriore accelerazione con l’incontro in videoconferenza con il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia. Di sicuro il basso numero dei contagi in Sardegna potrebbe servire per trasformare l’Isola nel territorio pilota per le future riaperture.

“È mio intendimento adottare un’ordinanza che, pur mantenendo la salvaguardia della salute dei cittadini come stella polare, consenta in Sardegna aperture graduali per tornare a una nuova normalità – aveva detto due giorni fa il governatore dopo il Dpcm di Conte -. Siamo Regione autonoma con competenze particolari in determinati settori, vogliamo esercitare tutta l’Autonomia possibile, ma lo vogliamo fare in modo prudente”. Ma non solo. Solinas svelando parte dell’ordinanza aveva annunciato “un’apertura di tutte quelle attività come le manutenzioni, la nautica, l’edilizia, le seconde case e i cantieri che possano garantire condizioni di sicurezza”. Poi, “progressivamente, occorre ricomprendere attività come quelle dei centri estetici e dei parrucchieri”. Tutte le riaperture, comunque, sono subordinate ai confronti con le associazioni di categoria e soprattutto con il Governo.

In particolare, come anticipato da La Nuova Sardegna e confermato all’Ansa, l’ordinanza stilata dalla Regione Sardegna prevede dal 4 maggio via libera ai primi spostamenti all’interno della provincia di residenza senza più autocerticazione. L’11, se la curva dei contagi non salirà, ci si potrà muovere anche all’interno della Regione e, nel contempo, riapriranno centri estetici, barbieri e parrucchieri. Mentre bar e ristoranti avranno il via libera il 18, con due settimane di anticipo rispetto alla road map nazionale.

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