Nei porti della Sardegna i controlli relativi alla prevenzione della diffusione del coronavirus non sono ancora operativi perché mancano i termoscanner, ovvero gli strumenti per la misurazione in tempo reale della temperatura umana che invece sono già installati presso tutti gli scali aeroportuali.
Secondo quanto apprende l’Ansa, la Regione ha già chiesto e ottenuto la distribuzione da parte della protezione civile nazionale. Quindi la misura dovrebbe essere attivata a breve anche nei porti di Cagliari, Porto Torres, Santa Teresa Gallura (per i collegamenti con la Corsica), Golfo Aranci e Olbia. La Sardegna ha anche ottenuto dal governo un rafforzamento della collaborazione da parte degli Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera), cioè strutture direttamente dipendenti dal ministero della Salute dislocate omogeneamente sul territorio nazionale e con l’obiettivo, in questo caso specifico, di agevolare i percorsi sanitari. Entrambe le istanze saranno recepite, assieme a quelle delle altre Regioni, nel nuovo piano nazionale.
“Abbiamo dato la più ampia disponibilità come Autorità di sistema dei porti della Sardegna per definire i percorsi e la logistica per effettuare i controlli e siamo in attesa di disposizioni – spiega il presidente dell’Authority Massimo Deiana – Ieri ci sono stati alcuni sopralluoghi per individuare le soluzioni logistiche e appena avremo il via libera saremo pronti a garantire l’operatività di chi dovrà fare i controlli sanitari”.
Foto archivio