Coronavirus e figli di genitori separati. “Sì a spostamenti ma con attenzione”

Le limitazioni imposte dell’emergenza coronavirus stanno creando problemi nei rapporti tra genitori separati, soprattutto con figli minorenni e che, giornalmente, devono confrontarsi con i vari divieti entrati in vigore, ma allo stesso tempo desiderano trascorrere delle ore con i figli. Così accanto al problema degli spostamenti c’è però quello di tutelare i minori dal coronavirus.

“Se da un lato sono consentiti gli spostamenti per andare a vedere i figli, dall’altro si pone il problema della tutela della loro salute – sottolinea Solange Pes avvocata civilista con particolare competenze in diritto di famiglia e minorile, – credo che su questo fronte siano fondamentali le scelte dei genitori, scelte che devono essere responsabili. Il buon senso deve prevalere su ogni cosa. Nel caso in cui ci siano rischi per i minori, i genitori devono collaborare tra di loro e trovare soluzioni alternative come l’utilizzo delle nuove tecnologie per incontri e conversazioni on line. Rimane fondamentale preservare la salute dei figli”.

Sul fronte degli spostamenti, invece, l’ultimo decreto prevede l’autorizzazione per le uscite di casa. “I clienti mi hanno contattata per chiedere informazioni su come devono comportarsi in questo momento di emergenza – ha evidenziato l’avvocata – le richieste arrivano dai genitori non collocatari, cioè quelli che non trascorrono la maggior parte del tempo con i figli”. I padri e le madri chiedono se possono uscire per incontrare i figli e rientrare poi a casa. “Alla luce del decreto, l’interpretazione prevalente della nona sezione civile del Tribunale di Milano dell’undici marzo, ha stabilito che nessuna chiusura di ambiti regionali può giustificare violazioni di provvedimenti di separazione o divorzio vigenti – sottolinea – il pronunciamento dimostra che le disposizioni giudiziarie che regolamentano il diritto di vedere i figli vanno rispettate e sono vincolanti. Gli spostamenti continuano ad essere consentiti secondo le modalità previste dal giudice. Anche nell’ultima autocertificazione è stato inserito questo elemento”.

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