Quando mancano poche ore al termine della presentazione delle manifestazioni d’interesse per i collegamenti tra la Sardegna e gli aeroporti considerati “minori” – Bologna, Torino, Verona e Napoli – la cosiddetta continuità territoriale 2, ancora nessuna compagnia aerea si è fatta avanti per volare senza compensazioni economiche. Il primo avviso, che prevede l’accettazione degli oneri di servizio ma nessun contributo da parte della Regione, scadrà infatti alle 24 di oggi.
Se nessun vettore deciderà di partecipare, come era accaduto per la prima fase della gara della continuità territoriale sulle rotte da e per Roma e Milano, si andrà verso un altro avviso che mette sul piatto circa 14 milioni di euro, parte dei quali derivanti dai risparmi dei ribassi d’asta sulla gara per la continuità territoriale 1. Nelle scorse settimane vi sono stati anche contatti con Meridiana, la compagnia aerea che sta gestendo le rotte minori in proroga e che vorrebbe proseguire nella gestione transitoria, ma resta da risolvere la questione delle frequenze. “Vorremmo che la Sardegna fosse aperta al mondo e speriamo di poter confermare le tariffe scontate anche per le rotte minori – ha detto il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci -. Siamo partiti con la conferenza dei servizi e ora siamo nella fase dell’interlocuzione”.