Coniugi uccisi a Settimo San Pietro: bloccato nel Sulcis il figlio in fuga

È finita la fuga di Igor Diana (nella foto sotto), il 28enne di origine russa figlio adottivo della coppia uccisa in casa a Settimo San Pietro, nel Cagliaritano. Prima, però, c’è stato un conflitto a fuoco tra le forze dell’ordine e il giovane che era armato. Alla vista di Polizia e Carabinieri, impegnati in un’operazione congiunta da ieri, con l’ausilio anche di un elicottero, il 28enne ha sparato. Da qui la reazione  e il ferimento non grave del ragazzo rintracciato in auto sulla provinciale 293 nei pressi di Nuxis, paese del Sulcis, in cui la famiglia aveva terreni e una casa.  Ieri sera è stato ricoverato all’ospedale di Iglesias,  con ferite da arma da fuoco ad entrambe le braccia e una ferita scomposta. Da quanto si è appreso è stato rintracciato da polizia e carabinieri anche grazie ad una segnalazione, che ha indicato il suo veicolo in transito nella zona.

Nel corso della notte Daniele Caria, il magistrato che coordina le indagini sul duplice delitto lo ha sentito a lungo. Al momento non trapela né cosa abbia detto il giovane e nemmeno nulla sull’eventuale provvedimento che potrebbe scattare nei suoi confronti nell’ambito dell’inchiesta sull’uccisione dei genitori i cui cadaveri sono stati trovati mercoledì mattina. Di sicuro il giovane è indagato e verrà arrestato per tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale proprio per il conflitto a fuoco con le forze dell’ordine.

Intanto, è ancora ricoverato all’ospedale Cto di Iglesias dove è piantonato (vedi foto). Dovrà essere operato al braccio sinistro: ha infatti riportato una frattura composta all’altezza del gomito. In mattinata ci sarà una conferenza stampa sui dettagli dell’operazione.

Del figlio maggiore, che viveva con padre e madre, si erano perse le tracce da giorni, la fuga in tutti è durata 35 ore. Il duplice delitto – avvenuto conIgor Diana_Settimo molta probabilità la notte tra domenica e lunedì è stato scoperto solo mercoledì mattina – Igor Diana, adottato insieme al fratello di 24 anni, si era allontanato con il fuoristrada del padre e aveva portato via una pistola. Dopo la scoperta dei cadaveri, la Polizia ha fatto prima le ricerche e poi con il passare delle ore una vera e propria caccia all’uomo, mentre il fratello minore, che lavora a Roma, era stato subito rintracciato e avvisato della tragedia. La Squadra mobile di Cagliari, coordinata dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini, ha diramato una nota di ricerche con il modello dell’auto a bordo della quale si era allontanato il 28enne e con la sua foto. Coinvolti accanto alla Polizia, i Carabinieri del Comando provinciale con i Cacciatori di Sardegna, il Corpo forestale e la Guardia di finanza. Questo pomeriggio (giovedì), un elicottero dell’Arma impegnato nelle ricerche del giovane in fuga, lo ha intercettato lungo la Statale 293, nel Comune di Nuxis, un piccolo paese del Sulcis dove i genitori avevano una casa. Il pick-up grigio è stato inseguito lungo la strada da Polizia e Carabinieri, che lo hanno bloccato. Il giovane, a quanto pare, avrebbe tentato anche una fuga a piedi e durante l’inseguimento c’è stata, appunto,  una sparatoria.

Ieri il ritrovamento dei due cadaveri nella villetta a tre piani di via Copernico: moglie e marito, di 67 e 62 anni, Giuseppe Diana, un cuoco in pensione, e Luciana Corgiolu, di 62, ostetrica all’ospedale Brotzu di Cagliari. I due, secondo l’autopsia, sono stati prima storditi e poi finiti con diverse coltellate alla gola. La scena del delitto è apparsa confusa, con numerose tracce di sangue ovunque,  possibile una colluttazione con l’aggressore. La scoperta era stata fatta dai cognati preoccupati perché non avevano notizie da giorni.

Aggiornato il 13 maggio alle 10. Ha collaborato Carlo Martinelli. 

 

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