Coldiretti, appello alla Regione: virus Caev minaccia gli allevamenti

La Coldiretti Sardegna lancia l’allarme: un virus minaccia oltre 270 mila animali del patrimonio caprino dell’Isola. I possibili danni alle imprese sono stimati in diversi milioni di euro. Il virus si chiama Caev, artrite encefalite caprina virale: l’associazione denuncia la totale assenza di interventi di profilassi e, stando alle prime indagini di Coldiretti, avrebbe già fatto capolino nell’80% degli allevamenti isolani.

“Un rischio – ha detto il presidente regionale Battista Cualbu – ma è bene precisare che non ci sono dei riflessi su latte e carni: sotto quel profilo si può stare tranquilli al cento per cento. Le capre colpite dal Caev soffrono di artrite, mastite (l’indurimento della mammella comporta un calo della produzione del latte senza comprometterne però la qualità) ed encefalite, con disturbi e paralisi degli arti sino all’immobilita”.

Al momento non esistono vaccini: si possono solo migliorare le difese virali degli animali selezionando e allevando solo quelli sierologicamente negativi al virus. Le richieste della Coldiretti sono rivolte soprattutto alla Regione: avviare il piano di risanamento degli allevamenti caprini con possibilità di ristoro economico per chi aderisce, e prevedere indennizzi per l’abbattimento dei capi.

La Regione annuncia che sta lavorando alla predisposizione di un piano di sorveglianza sul virus Caev che partirà a brevissimo. La rassicurazione arriva dall’Assessorato regionale della Sanità. Il nuovo programma – spiega una nota della Regione – si rivelerà utile per l’individuazione e il monitoraggio delle zone già colpite e di quelle a rischio, con l’obiettivo di eradicare la malattia dagli allevamenti della Sardegna.

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