Il centro oncologico di Decimo chiude. Ganau: “Impegno per garantire le cure”

La Regione Sardegna si impegna a garantire le cure per i pazienti del centro oncologico di Decimomannu, di cui un mese fa è stata annunciata la chiusura: lo ha comunicato questa mattina Gianfranco Ganau, presidente del consiglio regionale, che ha incontrato una delegazione rappresentativa del Comitato dei pazienti oncologici della Casa di Cura di Decimomannu.

“C’è la massima disponibilità da parte dell’assessore Arru a far sì che la presa in carico dei pazienti sia effettiva – ha detto Ganau – senza ritardi nelle terapie. Niente può giustificare una dilatazione dei tempi di cura per gli oltre ottanta pazienti oncologici della Casa di Cura di Decimomannu”.

Nei giorni scorsi i rappresentanti del Comitato avevano richiesto al presidente dell’Assemblea sarda di essere ricevuti per valutare la possibilità di riavviare, anche temporaneamente, la convenzione per il reparto oncologia con la Casa di Cura di Decimomannu,  clinica privata che lavora in regime di convenzione con la Regione.

La chiusura del centro, che accoglie un migliaio di pazienti di cui ottanta malati di tumore, alcuni anche gravi, era stata annunciata dall’Amministratore per il 30 giugno e giustificata per “difficoltà a stare a passo coi tempi e continuare a fornire le migliori cure disponibili”; una comunicazione respinta dai pazienti, i quali hanno invece lodato il personale e la struttura all’avanguardia nel trattamento delle malattie oncologiche.

“Qualunque sia la motivazione – hanno scritto in una nota i pazienti – qui ci vanno di mezzo non soltanto i diritti primari del malato ma perfino la loro stessa vita perché costringere i malati di tumore ad abbandonare strutture efficienti e a rivolgersi ad altre strutture che non dimostrano di assicurare gli stessi tempi imposti dai protocolli e dalle terapie specifiche seguite così privando, per un verso, i malati del diritto fondamentale di libertà di scelta del medico e del luogo di cura e del delicato rapporto fiduciario che si già è instaurato e, per l’altro, si tradurrebbe di fatto in una vera e propria interruzione di un servizio pubblico o di pubblica utilità tenuto conto che la citata Nuova Casa di Cura di Decimomannu risulta regolarmente accreditata presso la Regione Sardegna, operativa ed efficiente”.

L’annunciata chiusura ha destato grande preoccupazione per la prosecuzione delle terapie e dei controlli: in un primo momento i pazienti erano stati rassicurati sulla possibilità di essere assistiti in altri centri, alcuni di loro però avevano lamentato la carenza di posti all’ospedale ‘Businco’ di Cagliari e al Policlinico di Monserrato. Per questi motivi lo scorso 16 giugno un comitato di pazienti ha depositato un esposto alla Procura della Repubblica di Cagliari inviato per conoscenza al Tribunale del malato e all’Assessorato alla Sanità della Ras.

Oggi la Regione ha rassicurato i pazienti: “Chiariremo tutta la situazione anche dal punto di vista amministrativo – ha aggiunto il presidente Ganau durante l’incontro – come sono avvenute le comunicazioni tra i pazienti e la dirigenza della struttura e se ci sono i margini per prorogare la chiusura del reparto, almeno sino a fine anno”. L’impegno è stato sottoscritto dall’assessore regionale della Sanità, Lugi Arru, che ha ricevuto la delegazione insieme a Ganau e al presidente della competente commissione consiliare, Raimondo Perra. L’assessore Arru ha inoltre ha inoltre concordato la convocazione a breve di un tavolo tecnico con la proprietà della clinica, i medici del reparto di oncologia e una delegazione dei pazienti attualmente in cura.

All’incontro di questa mattina erano presenti anche il vicepresidente della sesta commissione Edoardo Tocco e i componenti Daniela Forma e Lorenzo Cozzolino.

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