Lasciano il Comune dopo aver timbrato: in tre andavano a fare shopping o al bar

Uno andava al bar con gli amici e passava ore a leggersi i giornali, un’altra andava a fare shopping col marito poi tornava a casa e un terzo aveva addirittura un altro lavoro che seguiva regolarmente. Potrebbero sembrare vite di semplici cittadini, ma i tre protagonisti hanno una peculiarità: queste attività le svolgevano dopo aver regolarmente timbrato il cartellino da dipendenti del Comune di Alghero. Spesso vengono chiamati ‘furbetti’, ma non è stata una mossa astuta quella di far finta di essere al lavoro in un posto pubblico e andare sistematicamente a farsi gli affari propri: due dipendenti sono stati sospesi e l’altro ha fatto un passo indietro da solo. Tutto è partito da un esposto di fine 2018 che segnalava comportamenti anomali di alcuni dipendenti del Comune di Alghero e il comando provinciale della Guardia di finanza di Sassari ha deciso di approfondire la questione.

Tra riprese video e pedinamenti si è arrivati all’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato e false attestazioni o certificazioni. Con l’autorizzazione della Procura, le Fiamme gialle hanno piazzato videocamere alle macchinette dove si timbrano i cartellini e sono riuscite a scoprire chi risultava formalmente in servizio ma andava invece a fare altro “È il caso di una dipendente che, dopo aver timbrato l’ingresso in ufficio, usciva per fare la spesa intrattenendosi col proprio consorte facendo, al termine, rientro presso la propria abitazione – spiegano dalla Guardia di finanza di Sassari -. Un altro dipendente, sempre dopo aver segnato la propria presenza in ufficio, usciva, trascorrendo gran parte della propria mattinata in un vicino bar dove, dopo aver consumato la colazione, si intratteneva per diverse ore leggendo il giornale, unitamente ad altre persone”.

Ma c’è un terzo caso, ancora più particolare, perché al posto di passare quelle ore a lavorare per il Comune andava a fare altro. Dopo aver timbrato i cartellino, usciva dall’ufficio e prendeva la propria auto per raggiungere il centro di Alghero dove gestiva una società di autonoleggio assieme alla sorella, occupandosi delle pratiche d’ufficio, per poi raggiungere l’aeroporto di Fertilia dove amministrata un parcheggio privato gestito dalla stessa società di autonoleggio. “La pericolosità delle condotte illecite rilevate ha quindi portato la Procura della Repubblica di Sassari a richiedere ed ottenere, dal Gip del locale Tribunale, l’applicazione di due provvedimenti di misura interdittiva della sospensione dai pubblici uffici, prontamente notificati agli interessati nei giorni scorsi – spiegano le Fiamme gialle -. Per il terzo indagato non si è ritenuto procedere all’applicazione della citata misura cautelare, in quanto lo stesso ha provveduto ad autosospendersi dal proprio impiego a seguito dell’interrogatorio reso all’Autorità giudiziaria, chiedendo al Comune ed ottenendo un periodo di aspettativa non retribuita“.

M.Z.

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