Aveva messo a segno un furto in un’abitazione, ma si era ferito lasciando tracce di sangue. Un “topo d’appartamento” è stato così incastrato dal Dna: l’uomo, un 45enne di Carbonia, è stato denunciato. Il fatto risale al settembre 2014, quando venne presa di mira una casa di Cala Sapone, a Sant’Antioco. Durante l’irruzione, il ladro si era procurato delle ferite lasciando qua e là piccole tracce ematiche che i carabinieri hanno isolato, raccolto e inviato agli specialisti del Ris per le opportune analisi. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine e
il suo Dna era negli archivi: la comparazione lo ha inchiodato.
Su Nuraxi di Barumini conquista la Columbia University di New York
Su Nuraxi di Barumini e la cultura nuragica protagonisti anche negli Stati Uniti. A ospitare la storia millenaria…