Capoterra, in mille alla fiaccolata per chiedere la liberazione di Fausto Piano

“Voglio ringraziare tutti per la grande solidarietà dimostrata a noi e a tutta la famiglia di Fausto”. Ha la voce strozzata in gola Paola Piano, sorella di Fausto, il tecnico sardo sequestrato in Libia insieme ai colleghi Gino Tullicardo, Filippo Calcagno e Salvatore Failla, mentre si stringe insieme alla cugina prima di incamminarsi nella fiaccolata organizzata dall’Amministrazione comunale di Capoterra.

Oltre mille persone hanno voluto dimostrare il loro affetto ai familiari del sequestrato. “Sono felice che tutta Capoterra ha deciso di unirsi per Fausto – ha detto il sindaco Francesco Dessì -, il mio appello va alla Farnesina: che faccia il possibile per far tornare presto il nostro concittadino”. Ha parlato di famiglia e di pace anche il parroco di Capoterra, don Sandro. “Qui c’è la statua della Madonna regina delle famiglie – ha esordito – tutti noi siamo una famiglia. Una famiglia sarda come quella di Fausto, un uomo andato a lavorare fuori perché non c’era lavoro. Dobbiamo stare vicino alla famiglia, dimostrare solidarietà a loro e alle altre famiglie degli italiani rapiti”. Il corteo silenzioso ha raggiunto la casa di Piano, dove sulle scale c’erano tutti i familiari, e molti amici si sono avvicinati per abbracciarli.

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