Caos cantieri sulle strade sarde, sindaci sul piede di guerra

Questa estate doveva essere quella della svolta per le strade sarde. Da nord a sud dell’Isola cantieri aperti e lavori da completare prima del pienone di turisti. Invece molti interventi sono ancora fermi al palo. Aperto lo scorso anno e subito chiuso il cantiere per la variante di Villagreca sulla Statale 131, bloccati alcuni lavori sulla Sassari-Olbia a sull’Orientale Sarda, la nuova 125. Interrotto, poi, a pochi chilometri dalla fine, il cantiere tra Villa San Pietro e Pula, dove non è stata ancora realizzata la rotatoria e l’accesso ad una strada cittadina risulta interdetto. Tutte questioni che saranno discusse in un incontro al vertice sulle strade isolane che si terrà a Roma con Anas, Regione e sindacati nella settimana tra il 9 e il 13 luglio, con data ancora da stabilire.

Nel frattempo non si placano le polemiche sullo stop ai lavori per la 195 tra Cagliari e Pula. Domani, alle 9.00, all’altezza dello svincolo Pirata-Matta de Ias (Pula), si svolgerà una manifestazione di protesta. Aderiscono, oltre ai cittadini, i sindaci del territorio ch sfileranno in corteo: Carla Medau (Pula), Maria Concetta Spada (Domus de Maria), Daniele Serra (Teulada), Marina Madeddu (Villa San Pietro), Salvatore Mattana (Sarroch) e Francesco Dessì (Capoterra). A poco sono valse le rassicurazioni arrivate dall’ultimo tavolo tecnico tra Regione, Anas e Cacip per la conclusione delle manutenzioni sulla quattro corsie già aperta al traffico e sul completamento della rotatoria, i cui lavori si concluderanno entro la fine di luglio. In vista dell’incontro a Roma, intanto, Giovanni Matta, della Filca Cisl, sottolinea la necessità “che i lavori riprendano nel più breve tempo possibile e che vengano sbloccati tutti i cantieri. Chiediamo poi che per il futuro queste vicissitudini vengano evitate. Anas ha circa 1,2 miliardi di investimenti da portare a termine in Sardegna – spiega – deve utilizzare degli accorgimenti stringenti per scongiurare questi rischi. Ricordo solo che per la 195 contiamo 700 giorni di ritardo”.

I consiglieri regionali di Art 1 – Mdp – con una mozione che porta la prima firma di Eugenio Lai – chiedono un tavolo tecnico per fare il punto sulla situazione degli appalti gestiti dall’Anas in Sardegna e monitorare le attività nei cantieri. Dovrebbero farne parte lo stesso ente delle strade, la Regione e gli Enti locali. L’atto impegna il presidente della Regione e l’assessore ai Lavori pubblici a coinvolgere anche il ministero delle Infrastrutture per garantire una veloce conclusione dei lavori. “L’Anas – ricorda Lai – ha in carico un volume di lavori di circa 4 miliardi intutta la Sardegna a fronte di una gestione inefficiente che danneggia imprese e cittadini e, in definitiva, l’economia della Regione”. Per favorire azioni sempre più incisive ed accelerare i tempi, spiega, “ho chiesto in commissione Lavori pubblici una audizione congiunta dei vertici dell’Anas e dell’assessore ma, in prospettiva, ritengo che i tempi siano maturi per una regionalizzazione dell’Anas, tema sul quale il partito è fortemente impegnato attraverso la raccolta di firme che porterà ad un referendum”.

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