E’ la più grande cantina della Sardegna. E in 10 anni è stata premiata 100 volte. Con 1.200 ettari di vigneti, le Cantine di Dolianova si preparano a festeggiare l’appuntamento che le attende nel 2019: settanta anni di vita.
Era il 1949 quando un gruppo di 35 viticoltori si unirono nella zona del Parteolla, sud dell’Isola, per dare vita alle cantine alle Cantine di Dolianova, un progetto tramutato presto in successo strepitoso per numero di bottiglie venduto: oggi sono 4 milioni all’anno, ma per Stefano Murgia, presidente dell’azienda, è un numero che può ancora crescere. “La strada che abbiamo percorso è tanta, ma il cammino non è certo finito”. “L’obiettivo è quello di incrementare ancora di qualche milione fatturati e bottiglie” ha commentato Ercole Iannone, direttore generale dell’azienda.
A due anni anni dall’obiettivo, il marchio si regala così un nuovo look e una nuova campagna di comunicazione: “Per proseguire e valorizzare la nostra tradizione abbiamo attivato nuove strategie di mercato – ha dichiarato Massimiliano Farci, direttore commerciale dell’etichetta – un progetto di rilancio che intende far conoscere al consumatore, in particolare quello isolano, le nostre produzioni di qualità”.
Produzioni e riconoscimenti, del resto non mancano: Medaglia d’Oro al Moscato di Cagliari doc 2011, e i sorprendenti Tre Bicchieri del Gambero rosso assegnati al Falconaro 2011, un Igt Cannonau, Carignano e Montepulciano che hanno entusiasmato anche il palato d’oro di Giuseppe Carrus, vicecuratore della guida Vini d’Italia (e da due anni titolare di un piccolo gioiello della ristorazione cagliaritana Cucina.eat).
Il futuro, per le Cantine di Dolianova, significa ulteriori investimenti e un’importante salto di qualità: nuovi vini nell’area del biologico e nuove etichette create ad hoc per festeggiare nel modo migliore il settantesimo anniversario delle cantine. Un brindisi, ovviamente con bollicine Caralis, è d’obbligo. (d.p.)