Il Cagliari riparte dal suo “fortino” per riguadagnare terreno e fiducia. E spazzare via la mini crisi delle due sconfitte consecutive con Torino e Chievo. “Dobbiamo tornare a fare risultato – ha detto l’allenatore Massimo Rastelli nella conferenza stampa della vigilia -. Non sarà facile, giochiamo contro una squadra che per organico vale una classifica medio alta”.
Domenica al Sant’Elia (ore 15) contro l’Udinese il mister dovrà però fare come al solito la conta degli assenti. Un elenco sempre più lungo, si rischia di dimenticare qualcuno: Capuano e Murru in difesa, Tachtsidis, Ionita, Joao Pedro più gli squalificati Munari e Dessena a centrocampo. Scelte quasi obbligate dietro e in mezzo. Con la necessità di trovare le alternative in panchina pescando dalla Primavera: ben sei i convocati (Briukhov, Vasco Oliveira, Antonini Lui, Biancu, Pennington e Arras). Davanti, invece, è tutto un altro discorso. Farias quasi sicuro dietro le punte. Sì, ma quali punte? Borriello ha dalla sua la tradizione: contro l’Udinese ha segnato quasi sempre, ben dieci gol. Dalla parte di Sau c’è la voglia di non perdere l’appuntamento delle 100 partite in serie A, sempre con il Cagliari. Melchiorri, che in settimana ha avuto qualche problema (attacco febbrile), dovrebbe partire dalla panchina.
Il tecnico non svela i suoi piani: “Penso sia una partita da giocare in un certo modo – ha sottolineato Rastelli – gli interpreti scelti metteranno in pratica quello che abbiamo preparato durante la settimana. Di Gennaro? Le soluzioni sono due: o viene confermato trequartista oppure torna a ricoprire il ruolo di centrale. Le alternative non sono molte”. Rastelli coccola i suoi, Farias? “A Verona mi è piaciuto, si è sacrificato nelle due fasi. Ci darà una grossa mano”. Borriello? “Dà l’anima come tutti i suoi compagni. È un grandissimo professionista e al Cagliari tiene tanto: invito i nostri tifosi a sostenere Marco e tutta la squadra”.
