La testa del toro, la mano sinistra del dio: è il frammento del Mitra tauroctonos (nelle foto), il grande rilievo di marmo lunense del II-III secolo dopo Cristo conservato a Roma, nella sede delle Terme di Diocleziano del Museo Nazionale Romano, recuperato dai carabinieri per la tutela del patrimonio culturale e restituito oggi all’istituto. Il reperto, ora definitivamente ricomposto, ha un valore di mercato stimato in 2 milioni di euro. Il frammento è stato riconsegnato oggi dal generale Fabrizio Parrulli, comandante carabinieri Tpc, alla direttrice del Museo Nazionale Romano, Daniela Porro. A recuperarlo sono stati i militari del nucleo Tpc di Cagliari, nell’ambito di una più ampia attività d’indagine che ha visto il sequestro anche di altri beni culturali in seguito a un controllo amministrativo in un negozio di antiquariato nel cagliaritano. La soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari ha giudicato i reperti sequestrati di sicuro interesse archeologico e riconducibili a maestranze altamente qualificate del II-III secolo dopo Cristo. I carabinieri hanno proseguito le indagini sul web e nella banca dati dei beni culturali sottratti illecitamente, arrivando a identificare, con la sovrapposizione fotografica, uno dei reperti con la parte mancante del Mitra che uccide il toro. Un risultato confermato dalle verifiche realizzate dai laboratori di restauro del Museo nazionale romano. Mentre sono ancora in corso le indagini sulla provenienza dell’altro frammento sequestrato, una persona è stata denunciata per ricettazione.
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