Violentata col coltello puntato in gola: arrestato l’aguzzino di una 50enne

Una 50enne colombiana è stata rapinata e violentata nel suo appartamento nel centro di Cagliari. L’episodio è avvenuto il 20 gennaio, ieri i carabinieri sono riusciti a risalire al responsabile e hanno arrestato un senegalese di 32 anni. Erano da poco passate le tre del mattino quando la donna ha chiesto aiuto ai passanti in piazza Yenne, denunciando di essere stata aggredita nel suo appartamento lì vicino. Sul posto sono arrivati i carabinieri e hanno scoperto che la donna aveva concordato un appuntamento telefonico per una prestazione sessuale e due uomini africani si erano presentati nel suo appartamento verso le 2.30. Uno di loro le aveva puntato un coltello alla gola e, dopo averla picchiata, le aveva portato via 300 euro in contanti e alcuni gioielli. Sempre sotto la minaccia del coltello l’aveva anche costretta ad avere un rapporto sessuale per poi scappare assieme al complice. La donna era stata accompagnata all’ospedale ed è ancora ricoverata.

Ieri i carabinieri si sono presentati a casa di Abou Sow, 32enne disoccupato senegalese residente a Quartu ma domiciliato a Cagliari, e l’hanno arrestato. Per lui l’accusa è di sequestro di persona, rapina a mano armata, violenza sessuale e lesioni mentre si cerca ancora il complice. La donna conosceva il suo aguzzino perché lo aveva già incontrato almeno tre volte, secondo quanto hanno ricostruito gli investigatori. Dopo aver fissato l’appuntamento Sow si è presentato con un amico e ma era una trappola e le ha subito puntato il coltello alla gola, facendo irruzione in casa. A quel punto i due l’hanno picchiata e l’arrestato ha abusato di lei, poi l’hanno legata con del nastro adesivo e sono fuggiti dall’appartamento di piazza Yenne.

La 50enne è riuscita a liberarsi ed è corsa in strada, seminuda e piena di lividi, chiedendo aiuto ai passanti. Sul posto sono subito arrivati i carabinieri del Radiomobile. I militari hanno raccolto la testimonianza della donna, nel frattempo accompagnata in ospedale, e recuperato i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona in cui si vedono chiaramente i due arrivare in piazza Yenne e poi allontanarsi. Uno di loro è stato riconosciuto: era Abou Sow, rintracciato e fermato  in un appartamento alla periferia di Cagliari. Con i carabinieri ha tentato di giustificarsi dicendo che era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Nessuna piena confessione, ma di fatto ha ammesso di essere entrato in quella casa e ora si trova nel carcere di Uta a disposizione del magistrato.

 

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