Gli studenti occupano il liceo Euclide a Cagliari: “Il nostro istituto fa acqua da tutte le parti”, è il messaggio della protesta che durerà sino al 22 dicembre con autogestione mattutina e occupazione serale e notturna. I ragazzi denunciano “la grave situazione dell’edilizia scolastica” e propongono una didattica diversa.
“Rivendichiamo un modello di scuola che non si limiti alla solita lezione frontale, un modello alternativo a quello esistente che permetta la crescita e lo sviluppo dello studente. La scuola – hanno precisato gli studenti – non deve avere il solo scopo di farci apprendere le materie di indirizzo, e neanche solo di portarci ad avere una laurea e un lavoro, ma di formarci come individui e valorizzare le nostre passioni, aiutandoci a coltivarle”, inoltre “l’occupazione è volta a segnalare che gli edifici scolastici non ci permettono di vederci garantito il diritto allo studio, visti gli ormai abituali problemi in tutto il complesso del Liceo. La questione della palestra della succursale è la più sentita”.
E ancora: “Dopo anni di totale abbandono la palestra è stata ristrutturata, ma – denunciano gli studenti – a distanza di una settimana dalla riapertura è tornata inagibile a seguito di un banale acquazzone. I successivi lavori non sono evidentemente sufficienti a renderla sicura, dal momento che nulla dal punto di vista tecnico è stato migliorato. Anche i laboratori, alcune aule, corridoi e l’aula mensa si sono allagati in seguito alle piogge autunnali. La nostra scuola fa acqua da tutte le parti. Attraverso l’occupazione vogliamo mandare un segnale forte, per dimostrare che teniamo al futuro nostro e dei nostri compagni, che hanno il diritto di studiare in una struttura sicura”.
