Ha finto di essere un senzatetto, dicendo di trovarsi con altre due persone solo per caso sul retro del centro estetico durante l’esplosione che ha devastato la palazzina di viale Marconi, la strada che unisce Cagliari a Quartu. Ma in realtà sarebbe stato proprio lui a innescare la deflagrazione che ha devastato un centro estetico. Gli investigatori della squadra mobile, coordinati dal primo dirigente Leo Testa, hanno impiegato poche ore a ricostruire quanto accaduto ieri notte, individuando il presunto autore dell’attentato.
Sotto accusa il 47enne Stefano Tidu, nato a Gonnesa, ma residente a Monserrato, rimasto ferito nell’esplosione. Tidu è attualmente ricoverato all’ospedale Brotzu con una gamba e il bacino rotti e con numerose escoriazioni in diverse parti del corpo. Nei suoi confronti potrebbe scattare presto un provvedimento. Secondo quanto accertato dagli investigatori, che dal momento dell’esplosione non hanno mai smesso di lavorare sul caso, l’uomo residente a Monserrato, muratore, al lavoro in una azienda edile, dopo aver innescato l’esplosione non sarebbe riuscito ad allontanarsi in tempo, rimanendo impigliato con la cintura alla ringhiera del cancello posteriore del palazzo. La deflagrazione lo avrebbe centrato in pieno. Anche se intontito dalle ferite, quando la polizia e i vigili del fuoco sono arrivati sul posto, ha detto loro di essere un barbone, segnalando la presenza di altre due persone, di cui non è invece stata trovata traccia.
Le indagini della squadra mobile hanno consentito di raccogliere importanti indizi che indicano il muratore quale autore dell’ attentato. Gli investigatori adesso stanno cercando di capire cosa l’avrebbe spinto a mettere a segno la pesante intimidazione. Tra il muratore, la titolare del centro estetico e il proprietario dell’immobile non ci sarebbero collegamenti. La donna, Federica Melis, ha detto di non averlo mai sentito nominare.
Le foto e le prime ipotesi. La saracinesca è stata completamente divelta e scaraventata dall’altra parte della strada contro alcune macchine parcheggiate che hanno subito danni. Il centro estetico, come dimostrano le foto a lato scattate questa mattina, è stato completamente sventrato da parte a parte, fino a distruggere la parete in fondo.
In un primo tempo si era pensato all’esplosione di una bombola a gas, ma poi l’ipotesi prevalente è diventata quella dell’attentato. Anche in seguito a quanto ha raccontato agli inquirenti la proprietaria del negozio: all’interno del locale non erano custodite bombole né altri oggetti che possano piegare l’esplosione.
Si è assistito a scene di panico, come accade dopo una scossa sismica. Alcune persone sono scese dalle abitazioni vicine in pigiama.