Cagliari, addio a Is Arenas: il club rinuncia alla concessione. Con l’Inter si giocherà a Trieste. Paone: “Comune moroso, ecco perché non fanno i lavori”

Il Cagliari abbandona lo stadio Is Arenas. In una lettera inviata questa mattina al Comune di Quartu Sant’Elena, il club rossoblù disdice la concessione triennale per l’uso dello stadio. I legali della società sono al lavoro per stabilire modi e tempi per smontare la struttura che potrebbe essere trasferita presto in un altro Comune.

La disdetta è stata inviata tramite comunicazione a mezzo Pec dal Cda del Cagliari anche a tutte le autorità competenti e alla Lega Calcio di A. Nella disdetta, il club di Massimo Cellino – tutt’ora agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sui lavori dello stadio – denuncia il clima di ostilità creato dal Comune quartese e il fatto che una precedente lettera di buone intenzioni non era stata recepita. “La collaborazione offerta dal Cagliari – si legge nel testo – ha alimentato sospetti ed è stata interpretata come un segnale di debolezza e ammissione di colpe non imputabili al club. Si chiude così, dopo neanche un anno, dunque, il rapporto tra il Cagliari e il Comune di Quartu”.

La convenzione era stata firmata nella scorsa primavera, dopo l’abbandono dello stadio Sant’Elia e il provvisorio trasloco a Trieste, e subito erano partiti i lavori per trasformare l’impianto di una società dilettantistica, a pochi chilometri da Cagliari, in un stadio di serie A. Lavori che hanno comportato diversi problemi e addirittura un’inchiesta penale con l’arresto di sei persone, diversi indagati, ed il Cagliari costretto a giocare, in diverse occasioni, o in campo neutro o a porte chiuse.

Intanto, in mattinata, il responsabile della comunicazione della società sportiva, Ivan Paone, ha risposto su Facebook alle dichiarazioni del vicesindaco (e primo cittadino in pectore) Fortunato Di Cesare sui lavori da effettuare per rendere agibile la struttura di via Beethoven.

“L’altro giorno, il vice sindaco di Quartu, ha accennato a presunti lavori che dovrebbe fare il Cagliari Calcio per risolvere il problema di Is Arenas. Tanto per essere chiari – scrive Paone – a Is Arenas non c’è alcun lavoro da fare. O meglio, tre cose ci sarebbero. Primo: rendere disponibile via Olimpia. Secondo: allacciare la rete elettrica alla nuoca cabina. terzo: allacciare gli scarichi fognaria alla rete gestite da Abbanona. Nel primo caso il Cagliari non può fare niente, visto che la via Olimpia è di proprietà del Comune che ci ha impedito qualsiasi intervento. Nel secondo l’Enel si rifiuta di fare l’allaccio perché il comune di Quartu è moroso. Nel terzo, idem. Abbanoa non procede all’allaccio perché il comune le deve un sacco di soldi. Quindi, di che cosa parla il vice sindaco di Quartu?”.

La ‘fuga’ a Trieste sembra ormai inevitabile, stadio indicato dal Cagliari alla Lega ad inizio stagione. La prossima gara è con l’Inter il 14 aprile: anche questa una coincidenza, dal momento che la prima partita della scorsa stagione giocata in “esilio” fu proprio contro i nerazzurri. Il Nereo Rocco, al momento, sembra l’unica chance a disposizione della società rossoblu. Vero, il Cagliari potrebbe optare per una convivenza da separati in casa a Quartu sino alla fine della stagione, ma la lettera inviata all’amministrazione è molto chiara: il club di Cellino punta ad un divorzio con effetti immediati. Ipotesi Sant’Elia? Per il momento sembra impraticabile, almeno in tempi strettissimi: per aprire almeno la tribuna occorre risistemare i tornelli. E al momento non è ancora giunta una proposta del Cagliari al Comune. La situazione è ferma al contenzioso in atto dopo che il club di viale La Playa ha inviato al Comune le chiavi dell’impianto.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share