Percolato a Olbia, Giovannelli cita un blog e fa retromarcia: “Nave vuota, mai mossa da Palermo”

Nella commedia degli equivoci, nella tragedia di una classe dirigente inetta, davanti al paradosso pseudo ambientalista del percolato in arrivo dalla Sicilia direttamente ad Olbia, nella guerra tra Nizzi e Giovannelli, l’ultima parola non poteva che scriverla un blog. Avete capito bene. In chiusura del Consiglio comunale il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, comunica che la nave dei rifiuti di Palermo sarebbe vuota. Nell’ufficialità del massimo consesso istituzionale cittadino, il sindaco cita un blog. Roba da non credere. In ogni caso Giovannelli comunica che in base alle notizie provenienti da palermo.blogsicilia.it  la nave dei veleni sarebbe vuota e dunque non arriverebbe più in Sardegna.

Il blog siciliano comunica che la nave Othello resta ferma e vuota in banchina

La nave cisterna Othello, che era data in navigazione nel Mar Tirreno, carica di percolato della discarica di Bellolampo, in rotta verso la città di Olbia, non si sarebbe dunque mai mossa dal porto di Palermo e sarebbe vuota. La notizia arriva dall’assessorato regionale all’Energia, che rivela che sarebbero stati già smaltiti i circa 6 mila metri cubi di percolato che sarebbero dovuti essere trasferiti via mare a Olbia per essere trattati nel depuratore della città gallurese. Non è chiaro però come sia stato smaltito il carico di liquami. Intanto il sito lancia strali a quel Giovannelli che lo cita come fonte: “Nel mentre a Olbia, dove, evidentemente, non sono stati informati della notizia, il sindaco Gianni Giovannelli, dopo aver emesso un’ordinanza per impedire l’arrivo del percolato palermitano, ha richiesto alle autorità competenti di verificare se il carico atteso rispetta le limitazioni al trattamento dei rifiuti liquidi nel depuratore previste dalla legge”. Non è immune, ovviamente, Settimo Nizzi. Il Consorzio industriale, che avrebbe dovuto smaltire i 6 mila metri cubi di percolato nel suo depuratore, come stabilito dal Tar, sapeva qualcosa della notizia? Era informato del cambio di programma? Oppure anche il Cipnes ha deciso di affidarsi alla fonte del blog siciliano? “Precedentemente il presidente del Consorzio industriale di Olbia, Settimo Nizzi, che ha stipulato il contratto di un milione di euro per il conferimento del percolato nel depuratore cittadino – conclude nel suo servizio il bolg palermitano – aveva reso noto di aver richiesto all’Arpa Sicilia di procedere a controlli sui liquami destinati in Sardegna”.

Giovannelli: “Terremo alta l’attenzione”

“La notizia allenta le tensioni dei cittadini pronti a bloccare il porto – ha detto Giovannelli – ma terremo comunque alta l’attenzione”. Pochi giorni fa il Ieri il Tar Sardegna aveva emanato il decreto cautelare numero 133/2013 con il quale il presidente, preso atto dell’esistenza di un’ordinanza della presidenza del Consiglio dei ministri che prevede il trasporto presso l’impianto del Cipnes, tramite navi cisterna con capienza massima di 3 mila metri cubi per un massimo di due viaggi, aveva consentito l’effettuazione di tali due trasporti, per un totale di 6 mila metri cubi di percolato. A quel punto il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, sulla base delle prescrizioni indicate dall’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) rilasciata al Cipnes dalla Provincia e sulla base dei rilievi opposti dal dirigente del settore Ambiente del Comune, si era rivolto alla Procura della Repubblica, oltre che a tutti gli altri enti coinvolti nella vicenda, asserendo che nel caso di specie possano mancare le condizioni affinché il trattamento del percolato proveniente dalla discarica di Bellolampo avvenga nei tempi e con le garanzie di sicurezza normativamente prescritte. Il tutto mentre sul web divampava la polemica sull’arrivo della nave carica di percolato, con gruppi che incitavano al presdio del Golfo di Olbia a bordo di barche e motoscafi.

Giacomo Legato

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