Bici trasformate in chopper americani. Ad Assemini il ‘garage’ delle meraviglie

Un tempo si personalizzavano e rendevano uniche solo moto e auto: emblematiche le immagini dei truccatissimi bolidi della gara del film Grease con le vetture piene di fulmini, fiamme e vistosi accessori. Una passione che in questi ultimi anni è esplosa, e non solo oltreoceano. Ora si fa anche con le bici. E davvero si può fare di tutto: dalla creazione di un prodotto partendo da zero, al recupero di versioni anni Ottanta come la Bmx, tanto amate dai papà di oggi quando erano piccoli.

Roba che i ragazzini hanno magari ritrovato nella cantina dei nonni. Tanta cura delle esigenze particolari: come ad esempio la realizzazione di un triciclo in legno con vano in legno per trasportare e vendere i prodotti dell’orto. Era un’esigenza in linea con l’etica degli agricoltori: soddisfatta. Il mezzo ecologico che porta frutta e verdure è una delle tante creazioni nate e realizzata ad Assemini, da Sardinia hot bikes, il primo Custom Bicycle Garage Shop in Sardegna. Che, in poche parole, è una specie di paradiso per gli appassionati di ruote e pedali. Non c’e sfida impossibile. E sono le prime parole del sito. “Creiamo su commissione modelli unici per ogni cliente e per ogni esigenza, dalla classica chopper alle bici da lavoro, dai cruiser da mare ai modelli vintage”.

Mirco Melis è il fondatore. Ha trentuno anni, sangue artistico e ciclistico nelle vene. La madre è appassionata di pittura, il papà, Gigi Melis, è stato campione sardo di ciclismo. Una passione che è diventata lavoro da sette anni. Ma anche un punto di riferimento. “Tanti ragazzi dai dodici ai ventuno anni si avvicinano da noi – racconta Mirco all’Ansa – E io insegno gratuitamente i segreti e la cultura della bicicletta. Ho notato che in questi anni molti frequentatori sono diventati amici tra loro, legati dalla passione in comune. E questo mi fa enormemente piacere”.

Non solo bici: l’ultima creatura nata ad Assemini, quasi pronta, è un monopattino elettrico. Bici per tutti i gusti e per tutti i budget. Un rapporto stretto non solo con le nuove, ma anche con le vecchie generazioni. “È uno scambio di esperienze e di punti di vista – spiega il fondatore della ditta – c’è chi è magari del Nuorese e mi ricorda come si viveva la bicicletta nel suo paese quaranta o cinquant’anni fa. Sono sempre delle belle storie. È un mondo particolare, quello delle bici”. Officina e laboratorio, anche di impressioni. Ma anche vendita. A misura del cliente. “Chi viene qui mi racconta il suo sogno, magari quello di una bella bici olandese – svela Mirco – E mi spiega anche quanto può spendere. Per quel modello? Duecento-duecento cinquanta euro. E noi cerchiamo di accontentarlo. Tenendo presente che ormai, oltre a pescare dal catalogo, possiamo realizzare da zero qualsiasi accessorio”.

(Ansa)

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