Auto data alle fiamme con l’acquavite: attentato contro il sindaco di Burgos

Dopo le minacce, l’attentato incendiario: un altro amministratore sardo è finito nel mirino. Stavolta è toccato a Salvatore Arras, sindaco di Burgos, piccolo centro del Goceano, in provincia di Sassari. La notte di Natale è stato lo stesso primo cittadino ad accorgersi del fuoco alla sua auto. Le fiamme sono state innescate da una bottiglia di vetro, nel cui collo era stato sistemato un panno completamente imbevuto di acquavite.

Arras, insieme ai parenti, ha prima spento l’incendio e poi denunciato il fatto ai carabinieri della compagnia di Bono, recandosi personalmente nella locale stazione. Ma una volta rientrato a casa ha scoperto delle scritte minatorie sul muro della sua abitazione. Il sindaco ha dichiarato di non avere sospetti. Sulla vicenda indaga il Comando provinciale dell’Arma.

Le reazioni

“Esprimiamo la nostra solidarietà al sindaco di Burgos Salvatore Arras vittima di una grave intimidazione che è un’offesa ai valori democratici e di civile convivenza”. Così il presidente della Regione Francesco Pigliaru dopo l’attentato.

“Dobbiamo liberarci di logiche criminali che minano gli equilibri delle comunità. La Giunta, attraverso atti concreti come i nuovi sistemi di videosorveglianza a vantaggio di tutti i comuni deĺla Sardegna, – sottolinea il presidente Pigliaru – è impegnata a dare risposte agli amministratori in chiave di deterrenza e di dissuasione di atti così gravi e intollerabili”.

Sul caso è intervenuto anche il presidente del Consiglio delle Autonomie Locali, Andrea Soddu, che a nome di tutti i sindaci della Sardegna, ha espresso solidarietà e vicinanza nei confronti del sindaco di Burgos. “Solo una settimana fa eravamo a Esporlatu per portare la nostra solidarietà solidarietà a Franco Furriolu e le nostre proposte operative sul tema della sicurezza degli amministratori pubblici, fin troppo spesso vittime di gestione vili. Abbiamo incontrato la parte sana del Goceano – afferma Soddu – dalle scuole alla chiesa, passando per gli imprenditori e i semplici cittadini che hanno chiesto misure di sicurezza ma anche uno stato più vicino. L’attentato di Burgos, arrivato pochi giorni dopo, sembra una provocazione contro la società civile del Goceano che chiede pace e dialogo. Dal canto nostro resta ferma la nostra intenzione di non arrenderci alla viltà di chi cerca di destabilizzare la vita delle nostre comunità. Siamo vicini a Salvatore Arras e a chi crede nelle possibilità di sviluppo dei nostri territori, lontani da ogni focolaio di malessere”

[Foto da Italian ways]

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