Durante la notte è stata arrestata Maria Gavina Orrù, sassarese di 49 anni, moglie dell’autista di ambulanza Mario Loi ucciso da una coltellata al torace due giorni fa. La donna si proclama innocente ma gli inquirenti hanno deciso di adottare una misura cautelare adeguata all’accusa. Senza attendere gli esiti dell’autopsia sul corpo del marito, che è stata effettuata questa mattina e dalla quale è emerso che Loi è morto con due fendenti al petto, uno di striscio. Una prima ricostruzione che aggraverebbe la posizione della donna, in questo momento in una cella del nuovo carcere di Bancali con l’accusa di omicidio volontario.
Le due coltellate al petto riscontrate dal medico legale, dunque, non si concilierebbero con l’ipotesi di un incidente, così come riferito dalla moglie alla Polizia dopo la morte del coniuge. La donna, che si proclama innocente, sostiene infatti che Loi si sia ferito con il coltello con cui lei si stava accingendo a tagliare un’anguria.
Una versione che non convince gli investigatori della Squadra Mobile di Sassari, guidati dalla dirigente Bibiana Pala, che in queste ultime ore hanno lavorato per ricostruire il quadro familiare in cui è avvenuta la tragedia attraverso il racconto di parenti, amici e vicini di casa della coppia.
Intanto la donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere, davanti al giudice delle indagini preliminari Maria Teresa Lupinu. La Orrù, difesa dall’avvocato Vittorio Delogu, in carcere ha fatto scena muta davanti al giudice. Continua a proclamarsi innocente.