Sessanta carabinieri, con i cani antiesplosivo, hanno perquisito la casa di Attilio Cubeddu 65 anni, un palazzina di tre piani alla periferia di Arzana, in Ogliastra. I militari della Compagnia di Lanusei cercavano armi, esplosivo, pistole, fucili e altro. Si sono presentati alle sette di mattina e hanno setacciato ogni angolo della casa della famiglia del noto latitante ogliastrino accusato del sequestro di Giuseppe Soffiantini e che, da quando, nel 1997 ha fatto perdere le su tracce non tornado da un permesso, è diventato uno dei latitanti più ricercati d’Italia.
Circa un anno fa un’operazione simile fu compiuta dalla Polizia con l’ausilio degli elicotteri, ma ora come allora, di Cubeddu nessuna traccia. Eppure secondo un testimone l’uomo sarebbe ancora in Ogliastra e frequenterebbe regolarmente la moglie. Ecco perché insieme alle tre figlie ed alcuni amici è iscritta nel registro degli indagati per favoreggiamento. Per le armi Attilio Cubeddu è stato raggiunto qualche settimana fa da una richiesta di rinvio a giudizio firmata dal Procuratore della Repubblica di Lanusei Domenico Fiordalisi.