Massimo Cellino, a pochi giorni del trigesimo del suo arresto per peculato e falso nell’ambito dell’inchiesta sullo stadio di Is Arenas (avvenne il 14 febbraio) cambia per la seconda volta luogo di detenzione e passa dalla comunità Terramanna di Villamassargia al Centro sportivo di Assemini, quello dove si allena il Cagliari. I difensori di Cellino l’avevano chiesto fin da una settimana fa quando era stato disposto il passaggio dal carcere di Buoncammino agli arresti domiciliari per lui, per il sindaco di Quartu Mauro Contini e per l’assessore Stefano Lilliu.
Me mentre gli ultimi due erano tornati nelle loro case, Cellino aveva ribadito di voler rientrare nella sua abitazione solo da uomo ‘completamente libero’. E si era posto il problema di dove ospitarlo. In un primo tempo la richiesta del trasferimento ad Assemini era stata respinta. Un luogo troppo trafficato che, secondo i giudici, poteva prestarsi a incontri e colloqui incompatibili con lo stato di un’ indagine segnata anche dal sospetto di tentativi di inquinamento delle prove. Ed ecco il trasferimento a Terramanna. Una struttura che a Cellino da subito non era piaciuta. Tanto che il suo legale l’aveva addirittura paragonata a un lager. Suscitando sorpresa tra i responsabili dell’amministrazione penitenziaria.
Certamente il Centro di Assemini non lo è. Come informa oggi l’Unione sarda – che ha seguito passo passo il dramma carcerario di Cellino, anche con una visita a Buoncammino del suo editore Sergio Zuncheddu, che ora per questo è indagato – ad ‘Asseminello’, come lo chiamano i tifosi, Cellino avrà a disposizione “un centro benessere, una sala audio-video e una ventina di camere deluxe”.
Certamente da Assemini il presidente rossoblu potrà seguire il suo Cagliari in una situazione non dissimile da tutti i tifosi. Infatti lo stadio di Is Arenas per la prossima partita col Sampdoria, prevista per domani, resterà chiuso a tutti, anche agli abbonati. La decisione è stata assunta l’altro ieri dall’amministrazione comunale di Quartu.
