Appello su Fb: “Cerco il donatore di midollo che ha salvato mio figlio”

L’appello di una mamma cagliaritana è stato lanciato su Facebook. “Sto cercando chi, con la donazione del midollo osseo, sette anni fa ha salvato il mio bambino”. In realtà si tratta di una richiesta arrivata proprio dal figlio che, ormai adolescente, ha espresso il desiderio di vedere almeno per una volta e ringraziare chi lo ha aiutato a continuare a vivere.

 

Era il 2008: lui aveva sei anni ed era stato attaccato dalla leucemia. Necessario, anzi fondamentale, un midollo osseo compatibile. La ricerca nel registro nazionale aveva dato ottimi risultati. Ed era stato possibile effettuare l’intervento grazie alla donazione di uno sconosciuto.

 

Da allora sono passati sette anni: il bambino è diventato un ragazzo. E ora c’è una domanda che chiede una risposta. La mamma ha cercato di aiutarlo su Facebook. Prima con un appello ad agosto dal suo profilo. Poi, pochi giorni fa, cercando di estendere il suo sos al Friuli, la regione del donatore.

 

Qualche contatto c’è stato. Ma solo quello indiretto ammesso in casi come questi: una lettera recapitata al paziente attraverso il centro donatori e il registro nazionale del midollo osseo. Di più non si può: il donatore deve rimanere anonimo. E non sono ammessi incontri o telefonate.

 

Nella lettera ricevuta dal bambino e dalla madre c’era però qualche indizio: il donatore aveva raccontato di aver partecipato prima dell’intervento a una gara di atletica. E allora la mamma ha girato l’appello anche al mondo dello sport friulano. Perché in qualche altro modo era riuscita a sapere che il donatore, che allora aveva 21 anni, arrivava proprio dalla zona di Udine. Ora la ricerca e l’appello per un’eccezione alla regola: la chiede suo figlio.

(ANSA)

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