Appello dalla Francia: “Il mio ex è un violento, voglio tornare in Sardegna”

“Aiutatemi a vivere libera dalle violenze e a rientrare nella mia terra, la Sardegna, con il mio bambino. Non lasciate che sia io la prossima vittima di femminicidio, questa volta in terra straniera, la Francia”. È questo l’appello accorato lanciato attraverso l’Ansa da Gesuinella Sanna, infermiera di 28 anni di Ossi, in provincia di Sassari, ora seguita dal Centro antiviolenza di Nuoro. Separata dal 2017 dal compagno, un fisioterapista di 34 anni, la donna è rientrata da un mese in Sardegna con il suo bimbo di due anni per assistere il padre, gravemente malato. Lo ha fatto dopo aver avvisato l’ex con una lettera raccomandata che lui, però, non avrebbe mai ritirato.

Da qui la denuncia penale alla mamma da parte dell’uomo per sottrazione di minore e una contestuale richiesta di decadenza della responsabilità genitoriale con affido esclusivo del figlio a lui. Per questa istanza è già stata fissata un’udienza per il 25 giugno davanti al giudice francese. Negli anni vissuti a Nimes, nel sud della Francia, Gesuinella Sanna racconta di aver più volte denunciato il compagno alla Polizia per maltrattamenti. “Ma hanno sempre derubricato tutto in semplici verbali di informazioni giudiziarie – ricorda la donna -. Solo una volta, quando il mio ex ha colpito fisicamente mia madre, è stato allontanato da casa per una notte. Lo Stato francese tutela lui e il bambino, in quanto appunto cittadini francesi. A me, al momento, non viene riconosciuto nulla: dovrei restare in Francia per consentire a mio figlio di stare con entrambi i genitori. Ma io ho paura: non voglio essere la prossima vittima di un femminicidio”.

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