Appello di 53 lavoratori ex Saremar: “Noi precari, ci aiuti il Gruppo Onorato”

Sono ancora senza un lavoro stabile i 53 marittimi ex Saremar che hanno perso il posto dopo il fallimento della Flotta sarda: in una lettera chiedono “aiuto al Gruppo Onorato”, perché “siamo abbandonati al nostro destino dalla Giunta regionale e abbiamo constatato solo i silenzi di Cgil, Cisl e Uil, che avrebbero dovuto tutelare i lavoratori, invece si sono arroccati su posizioni alquanto surreali minimizzando il numero dei disoccupati”.

È cominciata due anni e mezzo fa l’odissea dei marittimi ex Saremar di La Maddalena: da allora sono rimasdti senza lavoro in 53. “Dal 2016 – spiega il portavoce Gaetano Selva – siamo riuniti in un comitato per provare a difendere i nostri stipendi, ma siamo stati abbandonati sia dal mondo politico che dai sindacati”, si legge nella lettera. Di qui la decisione di “rispondere l’invito del Gruppo Onorato, come proposto recentemente, a inviare i curricula agli uffici del personale della holding, con la speranza di trovare un’occupazione stabile”.

I 53 marittimi scrivono che stanno “vivendo una drammatica deriva sociale: auspichiamo che si concretizzi finalmente una continuità lavorativa. Siamo precari, esclusi dal bando regionale sulla continuità territoriale del 2016. La disponibilità del gruppo Onorato ci fa sentire meno dimenticati. Di fatto – conclude il portavoce Selva – è l’unico armatore che in questi due anni e mezzo ha offerto, seppure in modo precario, opportunità ai lavoratori ex Saremar. Si è distinto dalle altre compagnie di navigazione che operano in Sardegna, isole comprese”.

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