Sono in corso dal 22 marzo scorso i lavori per restituire alla città e ai suoi visitatori il più importante tra gli edifici pubblici della Sardegna Romana, inserito in una valletta naturale alle pendici meridionali del Colle di Buon Cammino, a Cagliari. I cancelli sono chiusi, ma l’amministrazione comunale ha dichiarato che presto, nonostante i lavori in corso, sarà di nuovo visitabile grazie all’esperimento della Giunta Zedda ‘cantieri aperti’. Infatti gli stessi visitatori, attraverso la passerella, avranno l’opportunità di visionare i lavori durante lo svolgimento. Nel frattempo è già stata delimitata l’area del cantiere e si stanno costruendo i percorsi di sicurezza per capire dove potrà passare il personale e i mezzi, dopo inizierà lo smontaggio delle strutture. “Una volta liberato tutto si dovrà capire come restaurare l’anfiteatro e posizionare la platea per gli spettacoli”- ha detto l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Luisa Anna Marras -“è un lavoro molto delicato con qualche elemento di pericolosità, ma i visitatori potranno accedere al monumento dalla passerella quando saranno ancora in corso i lavori”.
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La storia. L’anfiteatro è stato utilizzato per oltre dieci anni come arena concerti, luogo d’eccellenza che ospitava spettacoli e concerti durante la stagione estiva. Nel tempo ambientalisti e sovrintendenza archeologica hanno sollevato numerose polemiche contro la struttura che, anche se definita amovibile, ha causato numerosi danni al monumento quali ad esempio la formazione di muffe che stanno corrodendo la pietra, in particolare per via della poca circolazione d’aria sotto le tribune. Cinque anni fa quindi la Giunta Zedda ha deciso di recuperare le prime risorse (nel 2012), circa 300.000 euro, e ha provveduto a far smontare il primo anello delle tribune e la platea che nascondeva il canyon e riaperto il monumento alle visite. Guarda la PHOTOGALLERY di Roberto Pili.
L’anfiteatro era devastato e deturpato dalla cosiddetta legnaia, con problemi di sicurezza per i frequentatori perché l’assenza di manutenzione nel corso degli anni aveva reso le gradinate insicure e quindi interdetto agli spettacoli dalla Soprintendenza e dai Vigili del Fuoco. Solo tre anni fa, nel 2013, sono stati trovati fondi aggiuntivi (1.500.000 euro) per completare lo smantellamento del secondo e del terzo anello, ora si procederà con l’individuazione degli eventuali danni, poi con il restauro e la valorizzazione dell’Anfiteatro anche come luogo di spettacolo. Tra il 2014 e il 2015 è stato preparato il progetto, fatto il bando e completate le procedure per l’aggiudicazione dei lavori che sono iniziati qualche settimana fa. Le tempistiche non si possono ancora definire con precisione, ma il progetto, approvato dalla Giunta alla fine del 2014, prevede uno spazio per eventi sistemato nell’area antistante gli ex camerini che non superi i 1500 spettatori. “I lavori saranno lunghi, dureranno circa un anno e mezzo”, – ha precisato l’assessore Marras -“per restituirlo agli spettacoli ci vorrà più tempo, un altro anno, sarà comunque visitabile già nel corso della rassegna Monumenti Aperti, dopodiché sarà aperto anche nel corso dei lavori”. L’obiettivo finale è quello di abbattere il setto murario che separa l’Anfiteatro dall’Orto Botanico. “Diventerà un tutt’uno con l’orto botanico, come la galleria che porta all’orto dei Cappuccini, si integreranno i percorsi”.
Monica Magro
