Ancora odio su web: insulti sessisti alla consigliera sassarese Careddu

L’odio corre più velocemente sul web, a giudicare dalla facilità con cui commenti violenti e volgari vengono pubblicati su social network e blog.

A farne le spese, questa volta, è Lalla Careddu,  consigliera del Comune di Sassari per il gruppo Città Futura: “La vecchia puttana che siede in consiglio comunale è tornata alla carica. Perché non si occupa del cesso del nipotino o delle corna del figlio?” il post a lei dedicato su Facebook. L’autore è Pietro Serra, sassarese di 28 anni che si presenta come ‘presidente nazionale di Alternativa Futura per l’Italia’, movimento che tra le altre cose ha tra i suoi obiettivi (si legge sul sito web www.pietroserra.it) “La priorità agli Italiani, l’uscita dall’euro, la sovranità monetaria, la costruzione di nuove carceri per arginare fenomeno del sovraffollamento”.

serra

Il commento di Serra è stato postato questa mattina sul social network. Motivo di tanto odio, secondo la Careddu, sarebbero divergenze di vedute su alcune questioni sassaresi: i diritti civili con la battaglia del Movimento Omosessuale Sardo e la vicenda del centro sociale Ex Q, tanto per citare le più recenti.

Il post di Pietro Serra sarebbe stato però scritto come risposta a una nota di Lalla Careddu che commentava proprio alcune interviste rilasciate dal giovane, in cui affermava che l’amministrazione comunale assegna le case popolari a zingari ed extracomunitari. Niente di nuovo, considerato che da qualche anno la battaglia di Matteo Salvini, della Lega Nord e di movimenti di estrema destra batte spesso sul tema degli alloggi assegnati agli stranieri. Lalla Careddu commentava così: “Il dramma è che questi politicanti wannabe hanno meno di 30 anni. Alimentano paure e pregiudizi, spargono menzogne. Provo ribrezzo per questo modo di iniziare a fare politica”.

Non si è fatta attendere la risposta di Serra, affidata oggi a Facebook e documentata da uno screenshot: parole pesanti e volgari con cui chiama in causa anche la famiglia della consigliera. “Trovo assurdo che questo ragazzo mi attacchi con tanta cattiveria – ci ha detto al telefono Lalla Careddu – nonostante non conosce me né tanto meno la mia famiglia. Quanto a mio figlio, vive a Londra da anni. Non capisco il motivo di questo odio”.

Tanti i commenti e le telefonate di solidarietà alla Careddu, anche dai suoi colleghi del Consiglio comunale. “Non mi aspettavo tanto affetto e una condanna così unanime. Per adesso non presenterò, comunque, nessuna querela”. Da questa mattina sono centinaia i post su Facebook contro Serra e le sue parole volgari. Alcuni ricordano che il giovane, che su web si presenta come “appassionato di sismologia, scrittura, filosofia, delle opere di Sant’Agostino e Papa Giovanni XXIII”, è stato candidato alle ultime elezioni comunali di Sassari nel 2014 con il Partito dei Sardi. Dopo la sconfitta ha continuato a occuparsi di politica rilasciando interviste e note stampa: molti, la maggior parte, contro migranti, rom ed extracomunitari.

In serata è arrivata la smentita secca di Pietro Serra: “È tutto falso, non conosco la signora Careddu, non ci ho mai parlato e tantomeno intendo conoscerla. Qualcuno ha creato un falso con quello screenshot, non sono le mie parole. In queste ore sono oggetto di pesanti insulti e minacce, e infatti già questa mattina sono stato in Questura e ho sporto querela per stalking contro tale signora e contro il suo ex collega Sergio Scavio. Messaggi minatori (salvati con le pagine e link), unitamente ad appostamenti dello stesso mi hanno spinto a tutelarmi. Vivo nella paura, mi sento minacciato e controllato da diversi giorni. E i quotidiani che hanno riportato questa notizia falsa non fanno che alimentare questo odio contro di me”.

Lalla Careddu, sentita per un commento, conferma ancora: “Quella frase era on line, poi è stata cancellata”.

Francesca Mulas

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