Che il parroco di Arborea sia dalla parte della famiglia cosiddetta ‘tradizionale’ non è una novità: sul suo profilo facebook si leggono tanti commenti in sostegno del family day e post contro la teoria ‘gender’ e i gay pride. Nessuna sorpresa, dato che la chiesa cattolica e i suoi sacerdoti sposano in pieno la campagna contro le unioni gay e le famiglie arcobaleno. Che don Silvio Foddis arrivasse però a invocare addirittura il lanciafiamme contro i gay, questo nessuno lo avrebbe immaginato.
Eppure è successo: qualche giorno fa il consigliere di Arborea Marco Pinna ha pubblicato sul social network un’immagine che ritrae due uomini nudi fotografati durante una manifestazione, sullo sfondo alcuni cartelli arcobaleno. Un gay pride? Una street parade? Uno spettacolo teatrale? Non è dato saperlo: a corredo dell’immagine non c’è alcuna didascalia.
Silvio Foddis (foto), 60 anni, parroco di Arborea e direttore dell’ufficio catechistico diocesano però non ha dubbi: ‘Una porcata’, commenta. E il richiamo al fuoco: “Un lanciafiamme per riaccendere quello che è quasi spento?“. Un concittadino ricorda a Foddis che una frase così violenta non si addice a un prete, e lui rincara la dose: “Si ma sono anche una persona, un uomo e un cittadino, e quindi scrivo. Avrei potuto andare anche un po’ più in là. O dobbiamo sorbirci tutte le porcate di questo mondo…O forse loro hanno il diritto di manifestare e le altre persone subire”. E ancora: “Non credo che i due Signori abbiano moglie e figli, ma forse nessuno li ha voluti, visti i soggetti”.
Se il parroco avesse cercato l’immagine nel suo contesto originale avrebbe capito che stava per cadere in un errore: i due uomini sfilavano si a un gay pride, quello di Madrid del 2013, ma in rappresentanza di un gruppo di naturisti come riporta il sito di fotogiornalismo Demotix. Nessuna rivendicazione su adozioni o matrimonio da parte dei due, ma sostegno alla pratica del naturalismo, condiviso anche tra gli etero. Una figuraccia, quella di don Foddis, che ha pure un precedente ‘illustre’: anche il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri ha ritwittato foto di nudi ritratti in altri contesti spacciandole per immagini di un gay pride.
Francesca Mulas