Alghero, appalto dei rifiuti nel mirino della Procura: ci sono i primi indagati

Spuntano i primi indagati nell’inchiesta della Procura di Sassari sull’appalto del Comune di Alghero per l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti. Il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza avrebbe deciso di verificare la condotta di alcuni dipendenti comunali: per questo motivo i militari si sono presentati di nuovo negli uffici del Municipio, hanno quindi notificato gli avvisi di garanzia e portato via diversi documenti, a iniziare da quelli relativi al capitolato di gara ma anche le buste con le offerte tecniche ed economiche delle società che hanno partecipato. Sui nomi degli indagati non circolano ancora indiscrezioni.

Il percorso del nuovo appalto parte nel 2012. L’anno scorso il servizio è stato aggiudicato ad Ambiente 2.0, consorzio di cui fa parte anche Aimeri, aggiudicataria del vecchio appalto e che ha operato in proroga sino a pochi mesi fa. L’assegnazione era stata contestata da due società: la De Vizia Transfer, esclusa dalla commissione aggiudicatrice, e la Ciclat, secondo la quale Ambiente 2.0 non avrebbe dovuto essere ammessa perché Aimeri, consorziata, non aveva dichiarato diverse risoluzioni contrattuali con più amministrazioni per gravi errori professionali compiuti in servizi analoghi. Questo lo hanno rilevato anche i giudici del Tar Sardegna, la cui sentenza è stato impugnata da Ambiente 2.0 davanti al Consiglio di Stato. Il quale, a sua volta, ha rinviato la decisione a fine marzo. Il servizio è gestito in proroga da EnergeticAmbiente che ha affittato il ramo d’azienda da Aimeri.

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