A Sassari “Game of Thrones” contagia le elezioni universitarie

Sassari come Westeros, o quasi. Da qualche giorno sono infatti spuntati in città manifesti, volantini ed etichette con richiami ben precisi alle casate che compongono l’immaginario regno in cui si svolgono le vicende di “Game of Thrones”, la serie di romanzi fantasy creati da George R. R. Martin da cui è stato tratto uno degli show tv più iconici e seguiti del millennio. Un fenomeno senza precedenti che ha creato, insieme a fan scatenatissimi, meme, parodie e frasi diventate ormai tormentoni veri e propri come “L’inverno sta arrivando” o “Valar Morghulis”. C’è chi ci ha anche visto della serissima filosofia come Henry Jacoby, docente universitario di filosofia all’East Carolina University a Greenville che ci ha scritto un libro intitolato proprio “La filosofia di Game of Thrones”.

Insomma, cultura pop in senso lato capace di influenzare la vita di tutti i giorni, comprese le cose più impensabili, come ad esempio le elezioni universitarie sassaresi, dove una delle liste candidate, il Forum studentesco, ha deciso di impostare la propria campagna elettorale utilizzando i simboli dei “Sette regni”, parafrasando le battute più famose. Così ecco il lupo, simbolo degli Stark, i lord di Winterfell per il consiglio d’ateneo, il leone rampante dei Lannister per il Cus, il drago a tre teste dei Targaryen per il Senato accademico e il cervo rampante dei Baratheon per il consiglio degli studenti.

La data della battaglia è fissata per il 18 e 19 maggio, con tre liste in campo: il Forum studentesco, Uniss in progress e Udu SS. La vittoria finale però non si deciderà al Tridente grazie all’aiuto del prode Ned Stark, ma in più tranquille e decisamente meno fangose aule di facoltà. Spade, scudi e i litri di sangue che tanta fortuna fanno sia dei libri, sia del serial, per via anche dei morti ammazzati a go go ad ogni puntata, lasceranno spazio a cose decisamente meno brutali: matite, schede di carta e preferenze. Ma non per questo la lotta per arrivare a conquistare gli scranni del rettorato e dei vari consigli di dipartimento sarà meno dura, perché ognuno giocherà la propria partita. Sino alla fine.

Francesco Bellu

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